Gli scontri a Hong Kong si sono spostati nelle università

In particolare, nelle ultime 48 ore, c’è stato uno scontro violento intorno al PolyU, ovvero il politecnico di Hong Kong da giorni occupato dai manifestanti.

Poi, secondo la polizia, i manifestanti avrebbero lanciato delle bombe incendiare su una delle strade principali della città, proprio vicino all’università di Hong Kong.

A volto coperto. Intanto l’Alta corte di Hong Kong ha dichiarato l’incostituzionalità del divieto dell’uso delle maschere introdotto lo scorso mese dalla governatrice Carrie Lam facendo leva sulla legislazione di emergenza, una norma che aveva suscitato violentissime polemiche. (Wired Italia)

La notizia riportata su altri media

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Non e' chiaro se le armi siano caricate con proiettili non di gomma, o con quale tipo di munizioni lo siano. Hong Kong: continuano gli scontri, polizia con armi d'assalto. La protesta si infiamma. Condividi. (Rai News)

La società civile di Hong Kong si è mobilitata per fare pressioni sulla polizia perché tolga l’assedio e lasci ai manifestanti intrappolati nell’università una via di fuga. Ma nel frattempo è arrivata anche una vittoria per i manifestanti: l’alta corte dei giudici di Hong Kong ha dichiarato incostituzionale il divieto di indossare maschere alle proteste emesso dal governo lo scorso ottobre. (Rolling Stone Italia)

Hong Kong, l’ultimo scontro 18 novembre 2019 | Da due giorni, centinaia di manifestanti sono asserragliati all’interno di un’università: l’edificio è circondato dalla polizia, che impedisce a chiunque di entrare e uscire. (ItaliaStarMagazine)

Moltissimi gli arresti dopo ore di scontri. Al Politecnico alcuni dissidenti hanno tentato di lasciare il campus dopo che la polizia aveva garantito loro che sarebbero stati solo identificati in questura. (L'HuffPost)

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