Blog | Perché lo smart working non diventi il greenwashing del lavoro

Azionare queste leve vorrà dire non condannare lo smart working ad essere il greenwashing del lavoro.

Sono forse maturi i tempi per ripensare i sistemi di premialità in uso e valorizzare primariamente chi fa un lavoro straordinario, nel senso di “formidabile”, fuori o dentro l’ufficio.

Il lavoro straordinario, ad esempio, retribuito con maggiorazioni in busta paga perché prestato oltre il normale orario di lavoro fissato dal CCNL di riferimento, non è che la cartina di tornasole di un retaggio del passato. (Il Sole 24 ORE)

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Secondo Nomisma, però, il prossimo anno non cambierà molto e almeno un lavoratore su 6 continuerà ad operare da remoto. Secondo Nomisma, poi, in questo momento a lavorare in smart working sono soprattutto i millennial, passati dal 24 al 27%, al Nord, il 27% contro il 18% del Sud e il 22% del Centro e tra le donne. (InvestireOggi.it)

Lo smart working disegna anche una nuova geografia del lavoro…. Si è molto parlato in questi mesi di rinascita dei borghi e del south working. Prima di tutto sgomberiamo il campo da equivoci: quello che abbiamo testato durante il lockdown non è smart working, ma remote working. (CorCom)

Ciò permette a studenti e aziende, di applicare i concetti dello smart working in maniera più efficace e senza perdere tempo. Webinar gratuiti e corsi a pagamento: l’offerta di Accademia Smart Working è particolarmente ricca e, soprattutto, è basata su esperienza e operatività. (Tom's Hardware Italia)

Ha dirlo è stata Monica Possa responsabile del personale del gruppo Generali a livello mondiale. In ufficio sono rimaste poche figure professionali: alcuni addetti ai servizi informativi di supporto, di logistica, di gestione sedi e di sicurezza. (triestecafe.it)

EVENTO - 2 NOVEMBRE 09:30 Cambiare la Pa per cambiare il paese PA. “Durante la fase emergenziale- ha evidenziato – c’è stato un utilizzo dello smart working emergenziale. L’effetto dello smart working per i dipendenti dello Stato può avere effetti devastanti per il sistema Paese. (CorCom)

A Genova i provvedimenti edilizi rilasciati fra gennaio e settembre 2020 sono stati 157 contro i 211 dello stesso periodo del 2019: perso il 25% mentre le richieste erano cresciute da 179.. (Il Sole 24 ORE)