E' morto Alfredo Biondi, fu ministro e segretario del Partito Liberale

E' morto a Genova, all'età di 92 anni, Alfredo Biondi.

Fra i più noti penalisti italiani, partecipò a famosi processi come quello a Gigliola Guerinoni, la "mantide" di Cairo Montenotte, o per l'irruzione alla scuola Diaz del G8.Altra passione extraprofessionale il Genoa, la squadra di cui fu grande tifoso.

Nel 2011 ritorna alla casa madre, il suo Partito liberale.Oltre alla politica la sua grande passione su l'avvocatura. (La Repubblica)

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L’annuncio della scomparsa del decano dei liberali italiani, e più volte ministro, è stata data da fonti di Forza Italia. Parlamentare dal 1968 al 1972 e poi dal 1979 al 2008, ha ricoperto la carica di ministro per le politiche comunitarie, poi dell’ecologia e, nel primo governo Berlusconi (1994-95) quello di ministro della Giustizia. (Riviera24)

Tornò a Montecitorio nel 1979, riconfermato ininterrottamente dall'ottava alla quattordicesima legislatura, a partire dal 1994 con Forza Italia, movimento nel quale era approdato nella transizione dalla prima alla seconda Repubblica. (La Stampa)

Nel corso del suo mandato come ministro della Giustizia fu protagonista del decreto legge che prese il suo nome. Nato il 29 giugno 1928 a Pisa, era confluito nella neo nata formazione di Forza Italia nei primi anni ’90. (Inews24)

Dopo 92 anni spesi al servizio del Paese, dell'idea liberale e della sua famiglia, questa notte è scomparso Alfredo Biondi". Storico leader del Partito liberale e poi tra gli esponenti di punta di Forza Italia. (Rai News)

Vicepresidente della Camera, era stato ministro della Giustizia del primo governo Berlusconi. Il guardasigilli distribuì a tutti i presenti il testo e Berlusconi, secondo le ricostruzioni giornalistiche disse «O passa all’unanimità o lo ritiro». (Corriere della Sera)

Dopo 92 anni spesi al servizio del Paese, dell’idea liberale e della sua famiglia, questa notte è scomparso Alfredo Biondi». Biondi era anche un appassionato tifoso del Genoa: nel 2010 raccontò in un’intervista a Pianetagenoa1893. (Pianetagenoa1893.net)