“Quando l’ho uccisa ero girata, non volevo guardare”
Per la giudice Martina Patti sta tendando “di lasciar credere di avere agito senza una piena consapevolezza, ma ciò stride con la lucidità” con cui ha compiuto alcuni atti.
Una confessione fitta di “non ricordo” quella di Martina Patti, la mamma di 24 anni accusata dell’omicidio della figlia Elena Del Pozzo.
La gip ritiene Martina Patti “lucida e calcolatrice”.
Quando l’ha uccisa, quindi, Martina Patti non avrebbe guardato in faccia Elena che è stata trovata seppellita a metà
La memoria sembra mancare anche quando l’ha uccisa con oltre undici fendenti: “Perché ero girata e non volevo guardare”. (Livesicilia.it)
Su altre fonti
La piccola Elena, "vittima di una morte violenta particolarmente cruenta e anche lenta". Il giudice sottolinea che Martina inoltre non ha manifestato segni di pentimento: "Ha inscenato il rapimento con estrema lucidità e non ha manifestato segni di ravvedimento e pentimento (CataniaToday)
Elena Del Pozzo sarebbe stata stordita dalla madre con qualche sostanza prima dell'omicidio. La Procura ha chiesto un esame tossicologico per capire se la bimba aveva assunto farmaci o droghe. (leggo.it)
Sarà l’arcivescovo Luigi Renna a officiare la cerimonia. Per dare a tutti la possibilità di partecipare, le immagini delle esequie saranno trasmesse in diretta nei canali di Youtube e Facebook della Diocesi etnea. (lasiciliaweb | Notizie di Sicilia)
Può inquinare le prove. Il Gip ritiene inoltre che "ricorra anche il pericolo di inquinamento probatorio". Gip: "Lucida e calcolatrice". Se non arrestata "potrebbe darsi alla fuga". (Tiscali Notizie)
Altre dichiarazioni da parte di Martina Patti sull’omicidio della figlia di 5 anni, Elena Dal Pozzo. Sul momento in cui colpisce la piccola rivela di avere ricordi offuscati “perché ero girata e non volevo guardare”. (Il Fatto Quotidiano)
Cosa ha ‘spinto’ Martina Patti a uccidere la figlia? Ma non finisce qui, perché la giovane mamma mostra a Elena la foto del papà con la nuova compagna. (Livesicilia.it)