Matteo Lorenzi muore a 17 anni investito da un furgone in Trentino. Era una giovane promessa del ciclismo

Matteo Lorenzi, 17enne ciclista della categoria juniores della società Montecorona, associazione della Val di Cembra, è morto ieri, giovedì 9 maggio, intorno alle 15:30 in un incidente stradale a Civezzano, in provincia di Trento. Il giovane si stava allenando quando è stato investito da un furgone in prossimità di una curva. Lorenzi è stato immediatamente trasportato d’urgenza al Reparto di Rianimazione dell’ospedale Santa Chiara di Trento con un elicottero ma non c’è stato nulla da fare. (Il Fatto Quotidiano)

Su altri media

sono addolorato, un ragazzo che non ha avuto una seconda possibilità. Come ho saputo della tragedia? Mi hanno telefonato qui in Ungheria, c'è il Giro, sono in trasferta. (Corriere della Sera)

Lo scontro mortale, che è costato la vita al talento della Us Montecorona, è avvenuto poco dopo le 15.30 del pomeriggio di giovedì 9 maggio. Lorenzi, che stava pedalando a Civezzano, in provincia di Trento, è stato travolto da un furgone che lo ha sbalzato per diversi metri, ma le esatte dinamiche dell'incidente sono ancora in corso di accertamento. (SpazioCiclismo)

Sia Matteo che i suoi compagni di squadra della Us Montecorona, storica squadra di Palù di Giovo dove hanno esordito Aldo, Francesco e Matteo Moser, oltre a Gilberto Simoni. (Corriere TV)

MARTINO DAL SANTO: «TUTTE LE GARE ITALIANE DEL WEEKEND SI CORRANO COL LUTTO AL BRACCIO»

La dinamica dell'incidente è, purtroppo, simile a tante altre: Matteo si stava allenando quando poco dopo le 15.30, è stato investito da un furgone a Civezzano, alla curva della «Kaisera» in direzione di Piné. (Federazione Ciclistica Italiana)

In questo momento particolarmente difficile, il Comitato di Trento della Federciclismo si stringe attorno al dolore della famiglia e della società di appartenenza del ragazzo, l’Unione Sportiva Montecorona. (TUTTOBICIWEB.it)

«Più di tanti altri problemi del ciclismo italiano, quello principale è ormai quello della sicurezza: le strade sono diventate pericolose, piene di auto spesso guidate da persone distratte da cellulari e device vari. (TUTTOBICIWEB.it)