Liberazione, Anpi Bologna: “Tempi duri per l’antifascismo, scendiamo in piazza per i diritti, a difesa della libertà di stampa e di pensiero”

"Viviamo tempi duri. La parola antifascismo ha assunto un significato negativo, si tenta di riscrivere la storia in ogni modo". Bologna si prepara a festeggiare la sua Liberazione (l'anniversario è il 21 aprile), e anche l'Italia, col 25 aprile. La presidente dell'Associazione partigiani di Bologna, Anna Cocchi, invita a "ripartire dalle piazze" per difendere la Costituzione. "L'Anpi è … (La Repubblica)

Ne parlano anche altri media

Nel giorno della festa della Liberazione il cippo del partigiano tarantino Pietro Pandiani, eroe della Resistenza, medaglia d'argento al valor militare, fondatore della brigata Giustizia e Libertà "Montagna", è stato sfregiato con una croce celtica impressa con vernice nera. (Tarantini Time Quotidiano)

Due, perché è una festa contro gli italiani del giorno prima, ovvero non considera che gli italiani fino allora erano stati in larga parte fascisti o comunque non antifascisti e dunque istiga alla doppiezza e all’ipocrisia. (Il Giornale d'Italia)

Nel 79° anniversario della Liberazione dell’Italia dal Nazifascismo, il Comune di Udine, in collaborazione con la sezione Anpi Città di Udine “Fidalma Garosi Lizzero – Gianna” ha realizzato un denso programma di cerimonie ufficiali ed eventi. (Il Messaggero Veneto)

Perché non celebro il 25 aprile, festa non inclusiva e contro italiani "del giorno prima", che non rende onore al nemico e nega dignità e memoria

“Il 25 aprile è tornato ad essere una festa di popolo. Sono centinaia e continuano a crescere le manifestazioni in tutta Italia per il 25 aprile, tanti gli appuntamenti anche in provincia di Siena. Un giorno di lotta per la Pace, di sostegno alla Costituzione e per combattere i nuovi fascismi. (RadioSienaTv)

Oggi è 25 Aprile, il 79esimo anniversario della Liberazione risuona con forza e solennità nel cuore di ogni italiano. In questo giorno, dopo anni di buio e oppressione, l'Italia si liberava finalmente dal regime nazifascista, conquistando la libertà. (Tp24)

Uno, perché non è una festa inclusiva e nazionale, ma è sempre stata la festa delle bandiere rosse e del fossato d’odio tra due italie. Non celebro il 25 aprile per sette motivi. (Il Giornale d'Italia)