Nel mirino perché non assunsero parenti dei boss: Luca e Cristian Vigilante, i due fratelli di Foggia contro i clan

Due dei 29 imputati, Francesco Tizzano ed Ernesto Gatta, per i quali è in corso il processo con rito abbreviato a Bari, sono accusati di un tentativo di estorsione ai danni del centro residenziale 'Il Sorriso' di viale degli Aviatori per aver chiesto 'pizzo' ed assunzioni, fatti questi confermati agli investigatori da Cristian Vigilante al quale erano state rivolte le richieste estorsive.Luca aveva partecipato alla marcia di Libera , indetta da Don Ciotti venerdì 10 gennaio dopo gli attentati: "Sono in piazza come tutti i cittadini. (La Repubblica)

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“Le cosche calabresi in Liguria – conclude la relazione, per quel che concerne la Liguria – hanno evidenziato una spiccata capacità di entrare in connessione con esponenti della cd. Cosi si apre la relazione semestrale (gennaio-giugno 2019) della Direzione investigativa Antimafia per quel che concerne l’analisi della criminalità organizzata in Liguria. (IMPERIAPOST)

Chi pensa che Foggia sia destinata a piegarsi si sbaglia", ha scritto a sua volta su Facebook il sindaco di Foggia Franco Landella. L’auto di Vigilante era stata distrutta allo stesso modo, una bomba, perché lui è testimone in un’inchiesta della Dia (Direzione Investigativa Antimafia). (Avvenire)

Soccorsa da personale del 118, è stata portata al pronto soccorso in stato di choc. Lamorgese invia contingente straordinario. Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha previsto l’invio di un contingente straordinario di forze di polizia nella provincia di Foggia (Il Sole 24 ORE)

Agguato a Foggia: commerciante ucciso in auto. A inizio anno, come detto, un’altra bomba molto potente era stata fatta esplodere sotto l'auto di Vigilante, testimone in un'inchiesta della Dda contro la mafia foggiana. (Yahoo Notizie)

Il 3 gennaio scorso una bomba aveva distrutto l'auto di Vigilante, testimone in un'inchiesta della Dda contro la mafia foggiana. "E' chiaro che questo è un seguito alla bomba della scorsa volta", ha detto Vigilante non appena arrivato sul posto col fratello Luca, anche lui dirigente nello stesso gruppo sanitario. (Gazzetta di Parma)

I due, foggiani di 46 e 30 anni, sono stati condannati in primo grado in quanto riconosciuti responsabili dei due furti con esplosivo messi a segno ai danni degli sportelli bancomat della Banca Popolare di Milano in piazza Giordano e della Banca Popolare di Novara, in via Da Olivadi, entrambe a Foggia. (FoggiaToday)