Contagi e mascherine Ffp2, fa chiarezza uno studio dell'Università di Udine

Con le mascherine chirurgiche e Ffp2 il rischio di contagio diventa praticamente trascurabile sia che si parli, che si tossisca o starnutisca.

La comunità scientifica ha quindi approfondito nuovamente la caratterizzazione degli spray respiratori, le distanze raggiunte dalle goccioline salivari e l’efficacia del distanziamento

Lo studio dell’Università di Udine sulle mascherine Ffp2.

I virus, come il SARS-COV-2, passano da un individuo infetto a uno sano tramite la trasmissione di goccioline salivari emesse parlando, tossendo o starnutendo. (Friuli Oggi)

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La mascherina chirurgica dà invece una protezione misurabile e una ancora maggiore si ha utilizzando la Ffp2. Senza la mascherina, le goccioline di saliva emesse quando si parla da una persona che ha l’infezione da SarsCoV2 possono raggiungere la distanza di poco più d’un metro, mentre starnutendo arrivano fino 7 metri in condizioni di elevata umidità. (Metropolis)

Pubblicato sul «Journal of the Royal Society Interface» lo studio del team internazionale di ricerca dell’Università di Padova, Udine, Vienna e Chalmers: si può quantificare il rischio di contagio in funzione della distanza interpersonale temperatura, umidità e tipo di evento respiratorio considerato. (Il Mattino di Padova)

"I risultati indicano che il rischio è fortemente influenzato dalle condizioni ambientali come l'umidità, dalla carica virale e dal tipo di attività respiratoria, suggerendo l'inesistenza di una distanza di sicurezza universale. (Adnkronos)

Alessio Roccon della Technische Universität Wien e il prof. Le goccioline contagiose. Secondo Wells, l’emissione di goccioline salivari avviene tramite la formazione di uno spray di goccioline spinto dall’aria espirata: le gocce nel loro moto evaporano, si depositano o restano sospese. (ilmessaggero.it)

Ad esempio, considerando un colpo di tosse con media carica virale si può avere un alto rischio di contagio entro i 2 metri in condizioni di umidità relativa media, mentre diventano 3 con alta umidità relativa, sempre senza mascherina Indossando invece le mascherine chirurgiche e FFP2 il rischio di contagio diventa praticamente trascurabile, sia che si parli, si tossisca o starnutisca. (Corriere della Sera)

Le regole del distanziamento interpersonale usualmente utilizzate si basano principalmente sullo studio proposto da William Firth Wells nel 1934». LA TEORIA. Il lavoro ha revisionato la teoria, arrivando a definire un nuovo modello per quantificare il rischio di contagio respiratorio diretto. (ilgazzettino.it)