Iran, anche i carri armati per frenare le proteste: 450 morti in quattro giorni

RINCARO DELLA BENZINA. Tutto è cominciato il 15 novembre, quando in serata il governo iraniano ha annunciato un rincaro del prezzo della benzina di almeno il 50 per cento.

CARRI ARMATI IN PIAZZA. Oltre alle centinaia di vittime in soli quattro giorni, settemila persone sono state arrestate e si contano anche duemila feriti.

Nel giro di due giorni, le piazze delle principali città iraniane si sono riempite di manifestanti che hanno invocato la fine del regime. (Tempi.it)

Ne parlano anche altri giornali

Amnesty International sta aggiornando il numero dei manifestanti uccisi attraverso fonti credibili e verificate incrociate, interne ed esterne all’Iran, tra cui parenti delle vittime, giornalisti e attivisti per i diritti umani. (Agenpress)

Il Sultanato, aggiunge, “è pronto a dispiegare tutti i propri mezzi e capacità per mettere fine all’attuale situazione di tensione e preparare il lancio di un dialogo costruttivo fra nazioni”. È quanto emerge al termine dell’incontro fra i ministri degli Esteri di Mascate e Teheran. (AsiaNews)

Iran,Amnesty:208 uccisi per le proteste. Condividi. 19.25 Sono 208 i morti accertati della repressione contro le proteste per il rincaro della benzina scoppiate il mese scorso in Iran. (Rai News)

(Unioneonline/v.l.) La tv statale iraniana ha riconosciuto che le forze di sicurezza del Paese hanno sparato contro i dimostranti durante le recenti proteste per il rincaro della benzina. (L'Unione Sarda.it)

- ROMA, 3 DIC - Il presidente americano Donald Trump ha definito "terribile" che "molti" iraniani siano stati "uccisi per il solo fatto di aver manifestato". (La Nuova Sardegna)

Il portavoce della magistratura arriva a sostenere che tra i manifestanti «molti sono stati uccisi da mercenari dell'organizzazione illegale dei Mojaheddin del Popolo (Mko) e di servizi di intelligence stranieri» e non dalle forze armate dello stato. (A Voce Alta)