Pedofilia, il Vaticano non può essere denunciato insieme ai sacerdoti citati dalle vittime: per la Corte Europea la Santa Sede vale l'immunità

Tuttavia la responsabilità non può essere attribuita al Vaticano

Inoltre la Corte ha affermato che la cattiva condotta dei preti e dei loro superiori non può essere attribuita alla Santa Sede.

In pratica la Corte europea ha respinto una causa intentata da due dozzine di persone in una sorta di class action di vittime delle pedofilia.

NEWS Imu della Chiesa, nel mirino i cinque miliardi di arretrati GIURISPRUDENZA Avvocato Corte Giustizia Ue, illegittimo per strutture. (ilmessaggero.it)

Ne parlano anche altri giornali

Secondo la Corte Europea dei Diritti dell’uomo il Vaticano non può essere denunciato per pedofilia perché gode dell’immunità sovrana. È stato anche affermato che la cattiva condotta dei preti e dei superiori non può essere attribuita alla Santa Sede. (Notizie.it )

La Santa Sede, in virtù “dei principi di diritto internazionale” risulta “immune” alle querele. La Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU) si è espressa nella giornata di ieri per la prima volta sugli episodi di pedofilia che stanno travolgendo il Vaticano (Tuttogossipnews -)

Per questo riteniamo legittimo che la giustizia belga abbia reputato la Santa Sede come un ente sovrano straniero, con gli stessi doveri ma anche diritti di uno Stato” Il Vaticano non può essere chiamato in giudizio. (Metropolitan Magazine )

Infatti, fino agli anni 2000 la stessa Chiesa aveva assunto una completa indifferenza nei confronti delle vittime Infatti, secondo i principi del diritto internazionale il Vaticano, in quanto Stato sovrano straniero, non può essere citato in giudizio in tribunali esteri. (RomaIT)

«Il Vaticano è lontano dall’essere un Paese normale. «Riteniamo che la Cedu abbia mancato il bersaglio nella sua sentenza e speriamo che questo coraggioso gruppo di sopravvissuti ricorra in appello», conclude l’associazione delle vittime (Corriere del Ticino)

Infine, nonostante il ricorso, la Cedu ha dato ragione ai tribunali. Gli stessi tribunali avevano da subito respinto i ricorrenti di nazionalità belga, francese e olandese, invocando l’immunità giurisdizionale della Santa Sede in quanto ente sovrano straniero. (ilFormat)