Venezia 78: The Last Duel di Ridley Scott, la recensione

La contesa che ne seguirà, mossa dal coraggio di Marguerite, determinata a non far passare il crimine sotto silenzio, porterà i due uomini a combattersi alla morte nell’ultimo duello legalmente autorizzato nella storia francese.

Fino ad arrivare al climax finale e alla messa in scena di uno dei duelli più brutali e spettacolari che si ricordino nel cinema recente.

Il suo sguardo e il suo talento restano tra i più importanti e determinanti della storia della Settima Arte e The Last Duel ne è l’ultima (per ora) conferma

Tra i due contendenti, spicca la figura di Marguerite, donna dalla grande forza morale, che decide di prendere posizione in una società nella quale le donne sono trattate alla stregua di oggetti. (Best Movie)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Un fegataccio che in battaglia dà il meglio di sé Giornata all’insegna di Ridley Scott, premiato con il Glory to the Filmmaker Award, cui ha fatto seguito la proiezione del suo nuovo film The Last Duel (uscita italiana il 14 ottobre), che riecheggia il titolo del suo esordio The Duellists. (Il Manifesto)

Ha stupito il coinvolgimento della Disney visto l’argomento centrale del film, ma forse è un segnale che c’è aria di cambiamento (elle.com)

E non si poteva chieder di meglio di una parata di stelle di Hollywood per chiudere con stile questa Mostra. Sempre dalla parte del cinema del reale Tonino De Bernardi, ancora disponibile alla visione fino al 13 settembre (MYmovies.it)

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi 3.2 Il voto al film è a cura di Simone Emiliani Sending Il voto dei lettori 0 (0 voti) (Sentieri Selvaggi)

È sulla sovversione di tale destino – incredibilmente occorsa in un caso accaduto nella Francia sul finire del XIV secolo – che fa perno The Last Duel, il nuovo dramma epico-storico di Ridley Scott fuori concorso alla 78ma Mostra veneziana. (Il Fatto Quotidiano)

Ridley Scott non rinuncia ai momenti avvincenti ed epici tipici del suo cinema, come il duello finale, che ha poco da invidiare al Gladiatore, ma sceglie un episodio della Francia medievale per riflettere sull'audacia di una giovane donna (TIMgate)