I pro-Gaza mettono gli occhi sul 25 aprile. E cercano lo scontro con le Brigate ebraiche

Chissà se qualche studente oggi andando di città in città a protestare contro Israele e a favore di Gaza, sotto il grande alibi della Liberazione, avrà la bontà di attaccare la teocrazia iraniana che ha condannato a morte il giovane rapper Samir Raisian, 33 anni. L’accusa è “corruzione sulla terra”, la colpa è aver dato una colonna sonora alle proteste per Masha, la ragazza arrestata e poi uccisa dalla polizia morale perchè s’era rifiutata di indossare il velo. (Tiscali Notizie)

La notizia riportata su altri media

Da una parte i gruppi di solidarietà alla Palestina della sinistra radicale e le sigle dei palestinesi in Italia, dall'altra la Comunità ebraica che si è data appuntamento per posare una corona di fiori ai caduti della Brigata Ebraica. (Fanpage.it)

Due le iniziative principali organizzate a Milano e a Roma dall'Anpi, che annuncia "una grande giornata di Liberazione dai fascismi e dalle guerre". (LAPRESSE)

Tuttavia le cronache mediorientali portano inequivocabilmente in quella direzione. Se però Israele andasse ostentatamente fuori da quel solco, potrebbe veder messa in discussione la legittimità della propria esistenza. (Contropiano)

Previsti cortei in tutta Italia. Allerta del Viminale per eventuali proteste violente. Mattarella all'Altare della patria con la Meloni (Livesicilia.it)