Coronavirus: 452 nuovi casi e oltre mille guariti in Sicilia

In Italia. Sono 13.314 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia nelle ultime 24 ore.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva in Italia sono 2.146, 28 in piu’ rispetto a ieri

Questa la suddivisione per province dei nuovi casi di oggi. 163 a Palermo, 126 a Catania, 37 a Siracusa e Agrigento, 25 a Ragusa, 21 a Enna e Messina, 17 a Trapani e 5 a Caltanissetta.

Scende in maniera stabile la curva dei contagi in Sicilia: oggi sono stati registrati 452 nuovi casi su 25.179 tamponi processati (tra molecolari e test rapidi), con un tasso di positività di nuovo in calo e che si assesta all’1,8%. (Grandangolo Agrigento)

Su altri media

Dalla Regione spiegano che "la zona rossa serve a salvaguardare la salute pubblica e contrastare la diffusione del Coronavirus nel due centri. Nei giorni festivi è vietato l’esercizio di ogni attività commerciale, a eccezione di edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie. (PalermoToday)

Questa la suddivisione dei nuovi casi nelle nove province siciliane: Agrigento: 37 (5.981 casi complessivi dall’inizio della pandemia); Palermo: 163 (42.667); Catania: 126 (41.221); Messina: 21 (19.608); Trapani: 17 (10.569); Siracusa: 25 (10.373); Ragusa: 25 (8.281); Caltanissetta: 5 (6.802); Enna: 21 (4.352) I morti sono stati, invece, 21. (AgrigentoOGGi.it)

390 a P.zza Eroi d’Ungheria n. 3. 23 P.zza Eroi d’Ungheria n. 4. 24 Pala Catania n. 4. 25 P.zza Risorgimento n. comunale Piscine Nesima n. 8. 32 Area Ospedale Garibaldi Centro e zone limitrofe n. 14 (lasiciliaweb | Notizie di Sicilia)

I nuovi soggetti positivi rilevati sono 452. Questo il report dei contagi nelle province: 37 Agrigento, 5 Caltanissetta, 126 Catania, 21 Enna, 21 Messina, 163 Palermo, 25 Ragusa, 37 Siracusa, 17 Trapani (Tp24)

(Adnkronos). Sono 412 i nuovi contagi da Coronavirus in Sicilia secondo il bollettino reso noto oggi. Degli attuali positivi i ricoverati con sintomi sono 843, mentre si trovano in terapia intensiva 142 pazienti. (Adnkronos)

Ha iniziato così a collaborare con l’Università di Catania per studiare, e riportare in auge, antiche uve dai sapori dimenticati. (CataniaToday)