Il Fatto di domani. Giustizia: i migliori aprono a “miglioramenti” sulla controriforma

Infatti, come abbiamo raccontato sul Fatto, il Csm ieri ha espresso una prima bocciatura molto netta della riforma, giudicando che l’improcedibilità renderebbe impossibile chiudere molti processi.

’ESCAMOTAGE DI CARTABIA PER SFUGGIRE AL CSM.

L’effetto è ritardare il giudizio del Csm sulla riforma: la discussione non potrà avvenire prima di fine di luglio o inizio agosto.

Sul Fatto di domani vi racconteremo le implicazioni di questa mossa e le prossime tappe della riforma. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altre testate

Forza Italia, con i suoi rappresentanti in Commissione Giustizia, prepara una offensiva su alcuni fronti. Alla Camera, in commissione Giustizia, Forza Italia ha già chiesto un allargamento del perimetro di esame della riforma. (ilGiornale.it)

Quando quella tempistica sarà codificata nella legge, è ovvio che diventerà un obbligo morale per il sistema adeguarvisi il più presto possibile. Tempo di lettura 4 Minuti. SIAMO ancora bloccati sulla riforma Cartabia, ma qualche passo avanti sembra delinearsi. (Quotidiano del Sud)

Alla richiesta di rinvio a giudizio avete allegato un “calendario” con le date di prescrizione per ogni accusa. L’improcedibilità prevista dalla riforma Cartabia “è illogica, perché non si può imporre la stessa durata a un processo semplice e a uno complicatissimo”. (Il Fatto Quotidiano)

Al Consiglio superiore della magistratura slitta la votazione del parere alla riforma della processo penale di Marta Cartabia. “Il fatto che la ministra abbia chiesto ieri il parere su tutta la riforma del processo penale non avrebbe impedito -continua – che la parte del parere già preparata venisse licenziata (Il Fatto Quotidiano)

La ragionevole durata del processo evita le prescrizioni, la ragionevole durata del processo è una garanzia dei diritti voluta dalla Costituzione". Lo ha detto la ministra della Giustizia, Marta Cartabia, in conferenza stampa. (Corriere TV)

Piero Sansonetti Giornalista professionista dal 1979, ha lavorato per quasi 30 anni all'Unità di cui è stato vicedirettore e poi condirettore Mussolini, baldanzoso, annunciò già la vittoria delle truppe italiane, usando il suo linguaggio fantasioso e sempre aggressivo: “spezzeremo le reni”. (Il Riformista)