Migranti, il piano per la Tunisia: mezzi e uomini per bloccare le partenze

Addestrare uomini, fornire mezzi e aiuti finanziari. Sono i possibili obiettivi della visita di fine aprile del ministro dell’Interno Matteo Piatendosi in Tunisia, allo scopo di fermare il vertiginoso aumento delle partenze dallo Stato magrebino, diventato la rotta principale per migliaia di persone verso le coste italiane. Quello di Tunisi sarà quindi il primo viaggio di cooperazione a livello europeo nei confronti dei Paesi di origine dei migranti, dopo la nuova linea europea che sembra trovare convergenze nella posizione dell’Italia: il titolare del Viminale sarà accompagnato dalla commissaria Ue agli Interni Ylva Johansson assieme al ministro francese Gerald Darmanin. (Il Sole 24 ORE)

Ne parlano anche altri giornali

"La Tunisia non sarà lasciata sola". La Tunisia è sull'orlo del collasso economico e sta diventando il centro dei principali flussi migratori verso l'Europa e, in particolare, verso l'Italia. (la Repubblica)

Dopo la recente discussione europea di Giorgia Meloni che ne tratteggia la potenzialità in un arco di tempo medio breve ( negli ultimi 5 giorni ci sono stati 6.500 sbarchi sulle coste italiane), il Commissario Europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni, è volato ieri, 27 Marzo 2023, in Tunisia proprio per avere un incontro con il Presidente della Repubblica tunisino Kais Saied. (Il Quotidiano Italiano - Nazionale)

Si tratta di una novità assoluta per il Sulcis Iglesiente, e tale corso è propedeutico alla nascita della Sezione Sulcis dell’ONAV. Durante il Corso, 14 lezioni, a cadenza settimanale più visita didattica in cantina e esame finale, si imparerà la tecnica dell’assaggio. (Sardegna Reporter)

Solo il 24 e 25 marzo è stata registrata un'impennata di 4.821 arrivi. Impietosi i numeri dell'ultima settimana: in soli 5 giorni sono arrivati 6.564 migranti, una media di 1.312 al giorno. (ilGiornale.it)

Giornata fitta di incontri con tanto di giallo diplomatico ieri per il Commissario Ue agli Affari economici Paolo Gentiloni in quella che si configura a tutti gli effetti come una visita di emergenza a un partner in crisi, la Tunisia, che in questo momento non sta svolgendo quel ruolo cruciale che le viene assegnato di arginare gli sbarchi nelle coste del Mediterraneo, mettendo in ginocchio il sistema dell’accoglienza dell’Italia e facendo scattare l’allarme nell’intera Europa. (Start Magazine)

In particolare, sondato il mercato, entro l’estate saranno riposizionati dei nuovi cestini e sarà possibile avere diversi e nuovi servizi integrativi a superamento di alcune criticità riscontrate nel tempo. (SARdies.it)