La rivolta delle discoteche: i gestori ricorrono contro il decreto Covid

Alcuni gestori delle sale da ballo italiane hanno deciso di impugnare il nuovo decreto davanti ai propri Tar competenti territorialmente.

A riferirlo è l'Associazione Giustitalia, che spiega: «attraverso più ricorsi ai tribunali amministrativi presentati dagli esercenti, i gestori chiedono l'annullamento del nuovo decreto nella parte in cui impone il mantenimento della chiusura dei locali».

«I gestori sono consapevoli che questo momento storico è alquanto particolare, ma prima o poi la vita riprenderà

I gestori non hanno nulla da obiettare, invece, sull'obbligo di indossare la mascherina anche mentre si balla. (leggo.it)

Su altri giornali

Le discoteche restano chiuse e diversi gestori ricorrono ai Tar competenti territorialmente contro il decreto approvato ieri in Consiglio dei ministri. Sono 2.500 le imprese del settore, per un totale di 50mila dipendenti e un fatturato complessivo, nel 2019, di 5 miliardi di euro. (L'Unione Sarda.it)

Abbiamo trovato risposte rassicuranti, sorrisi, strette di mano e poi, alla luce dei fatti, un muro di gomma su sui rimbalziamo Prosegue Indino: "Stiamo valutando la possibilità di presentare un ricorso al Tar o al Consiglio di Stato. (RiminiToday)

Ansa. L'esecutivo si muove anche per trovare strade alternative. "Una volta individuato il Green pass come strumento che garantisce le attività, credo che sulle discoteche una riflessione si possa ancora fare. (Sky Tg24 )

"Oggi apriremo come bar". Avevamo indicazioni diverse, pensavamo che con il Green Pass si potesse aprire e invece si può andare ovunque tranne che in discoteca" (il Resto del Carlino)

E allora la gente si renderà conto che un terzo dei locali ha chiuso, forse per sempre, perché non ci sono aiuti dallo Stato. I gestori sono consapevoli che questo momento storico è alquanto particolare, ma prima o poi la vita riprenderà. (IMPERIAPOST)

Si poteva almeno fare ripartire le discoteche con una capienza ridotta, così è tutto assurdo. I ristori non ci riguarderanno, perché non siamo tecnicamente una discoteca, qui proponiamo delle cene-spettacolo. (il Resto del Carlino)