Bosch Bari : 700 esuberi. La prima crisi green dovuta alla mobilità elettrica

È un problema che si riproporrà anche nel settore delle due ruote ma per il momento nessuno parla di progetti di riconversione green

La produzione dell’azienda è tutta legata ai motori endotermici.

Servono soluzioni straordinarie per la Bosch e per tutto il settore automotive del Paese alla prese con una crisi epocale”.

La regione Puglia ha aperto un tavolo permanente di crisi per cercare di risolvere la vertenza. (inSella)

Se ne è parlato anche su altri media

Sono pagine che Giovinazzo conosce bene, tutte senza uscita, e le notizia che giungono dalla Bosch, per gli operai giovinazzesi e non solo, sono un nuovo incubo» La Bosch è la seconda fabbrica per numero di addetti in Puglia, la più grande nell’area industriale di Bari (GiovinazzoLive)

La situazione è ben peggiore: le 700 eccedenze al 2027 considerano comunque la presenza di produzioni diesel che andranno a perdersi negli anni successi fino al completo stop nel 2035. Convocheremo le assemblee per informare i lavoratori per decidere poi le iniziative a sostegno di questa difficile vertenza”. (Borderline24 - Il giornale di Bari)

I sindacati, però, temono che Stellantis voglia liberarsi da condizionamenti ‘politici’ in vista del piano industriale che l’amministratore delegato, Carlos Tavares, presenterà ad Amsterdam il primo marzo”. (Sputnik Italia)

Settecento esuberi su 1700 operai. La notizia è arrivata dopo un incontro tra l’azienda, i sindacati e la regione Puglia. (Il Manifesto)

Mise: “Conseguenza della transizione ecologica”. Gli esuberi annunciati da Bosch, secondo il ministero dello Sviluppo Economico sono una conseguenza della transizione ecologica. La direzione della Bosch, multinazionale tedesca, ha deciso intanto di dichiarare ai sindacati 700 esuberi entro i prossimi cinque anni nello stabilimento di Bari, che conta 1.700 dipendenti in tutto. (Il Primato Nazionale)

Nonostante la pandemia il gruppo Bosch ha chiuso il 2020 con profitti per 749 milioni di euro Lo spiega a Ilfattoquotidiano.it Giorgio Airaudo, segretario della Fiom Piemonte, da sempre impegnato nel settore delle quattro ruote. (Il Fatto Quotidiano)