Birra a rischio per carenza di anidride carbonica: cosa succederà nei prossimi giorni?

La carenza di anidride carbonica potrebbe mettere a dura prova anche il settore della birra.

Circa un mese fa si era diffusa la notizia che una nota azienda produttrice di acqua minerale aveva bloccato la produzione di acqua gasata perché mancava l’anidride carbonica.

Birra a rischio per carenza di anidride carbonica: cosa succederà a questa bibita?

Se per il momento non preoccupa la carenza di anidride carbonica, il settore della birra sta comunque attraversando un momento di difficoltà

Però, la mancanza di anidride carbonica porrebbe preoccupare in futuro anche i produttori di birra. (InformazioneOggi.it)

Ne parlano anche altre testate

Anche un’altra bevanda molto popolare è a rischio. Oltre al greggio ed all’energia elettrica, anche l’anidride carbonica scarseggia da tempo. Certo, non privi di acqua, elemento essenziale alla sopravvivenza, ma dell’additivo che la fa “gassata”, l’anidride carbonica. (Ecoo)

Negli ultimi mesi le aziende produttrici di acque frizzanti hanno riscontrato grandi problemi, a causa delle difficoltà di approvvigionamento di anidride carbonica (CO2). (Informazione Ambiente)

La prima a lanciare l’allarme è stata ‘Sant’Anna’ che ha bloccato la produzione di acqua frizzante e il problema si estende a tutte le sue bibite gasate. “Attualmente – spiega Gilberto Zaina di ‘Dolomia’ -, riusciamo a produrre il 60-70 per cento dell’acqua frizzante che ci serve. (Il Friuli)

Come riporta Agnieszka De Sousa per Bloomberg, una carenza di anidride carbonica sta mettendo a rischio la produzione di birra in tutto il mondo. Rebecca Smithers del Guardian riferisce che tre dei cinque principali produttori di CO2 hanno chiuso di recente, anche se uno di loro ha ripreso le operazioni lunedì. (TecnoAndroid.it)

“Con l’approvazione di questo progetto il territorio dell’Alta Gallura raggiunge il traguardo, atteso da anni, dell’autonomia idropotabile- commenta Fabio Albieri, presidente dell’Egas- I nostri uffici hanno lavorato incessantemente per arrivare a questo risultato. (Sardegna Reporter)

Al momento, non abbiamo ancora mandato in rottura gli stock, ossia non abbiamo ancora esaurito le scorte. Produciamo circa 4,5 milioni di bottiglie di acqua all’anno, sia naturale sia frizzante” (Il Friuli)