Rai, ecco le proposte di nomina dell'ad Salini in vista del cda di domani

Per i New Format si farà il job posting, mentre sarà assegnata in seguito la direzione Approfondimento.

Si andrà a maggioranza con Rita Borioni (il consigliere del Pd) e Riccardo Laganà (in rappresentanza dei lavoratori Rai) che sembrano essere l'ago della bilancia.

Al momento c'è molta incertezza sull'esito.

La Borioni potrebbe astenersi, nonostante ci siano due direttori (Coletta e Calandrelli) di area. (Leggo.it)

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Le nomine per le direzioni dei Tg sono attese dopo le consultazioni elettorali in Emilia Romagna e Calabria del prossimo 26 gennaio. L’amministratore delegato della Rai aveva infatti prefigurato prima di Natale di voler procedere solo con le nomine dei vertici delle reti, non toccando i direttori dei telegiornali. (Il Riformista)

Si andrà a maggioranza con Rita Borioni (il consigliere del Pd) e Riccardo Laganà (in rappresentanza dei lavoratori Rai) che sembrano essere l'ago della bilancia. La Borioni potrebbe astenersi, nonostante ci siano due direttori (Coletta e Calandrelli) di area. (Leggo.it)

Il consigliere Riccardo Laganà ha inviato una richiesta ai componenti del cda in vista della riunione di domani. Stefano Coletta alla direzione di Rai1 e dell’Intrattenimento di prime time, Ludovico Di Meo alla guida di Rai2 e della direzione Cinema e serialità, Silvia Calandrelli a Rai3 e alla direzione Cultura. (L'HuffPost)

Idem per Duilio Giammaria: proposto per guidare la direzione 'Documentari' avrebbe ricevuto il parere favorevole di Laganà, Coletti e Salini, l'astensione di Rossi, Borioni e Foa, il parere negativo di De Biasio. (Adnkronos)

Insomma, un gruppo che di strada ne ha fatta tanta, e che ora viene catapultato da Salini nelle poltrone che contano. Ma non un Rossi qualsiasi che porta un cognome forse più diffuso tra gli italiani, ma Rossi Giampaolo, romano, classe 1966, consigliere d’amministrazione in quota Fratelli d’Italia e profondo conoscitore della tivù pubblica. (Lettera43)

Quattro mesi di rinvii e attese e oggi il cda di fatto dà un voto complessivo di sfiducia. La Rai si spacca sulle nomine proposte dall’amministratore delegato Fabrizio Salini. (Corriere Delle Alpi)