Flor replica a Report e annuncia querele: «Tante menzogne e dati falsi». Su Crisanti: «Comportamento grave»

Questa la replica del direttore generale della sanità veneta, Luciano Flor, all’inchiesta del programma di Rai 3 in una conferenza stampa convocata martedì pomeriggio a Padova.

Lo studio verrà pubblicato il 26 marzo 2021 su una rivista scientifica basandosi su un campione di 1500 tamponi fatti di cui solo tre casi hanno esiti diversi tra tamponi rapidi e molecolari»

«Non volevo coprire nessuno, non potevo dare alla Abbott uno studio che non c’era» ha detto oggi Flor che, nel dialogo a microfoni spenti, aveva definito Crisanti "un ingenuo". (VeneziaToday)

La notizia riportata su altre testate

"Da una decina di giorni si sta scendendo bene, c'è una fase anche un po' lenta ma graduale e solida. Sono 963 i nuovi contagi di coronavirus in Veneto secondo il bollettino di oggi, 28 aprile, illustrato dal presidente della regione Luca Zaia. (Adnkronos)

Coronavirus in Veneto: i dati aggiornati nel report dell ore 8 di oggi, 28 aprile 2021, dalla Regione. Prosegue ormai da giorni la discesa della pressione negli ospedali: sono 1.508 i malati Covid ricoverati (-38), dei quali 1.301 (-27) nei normali reparti ospedalieri, e 207 (-11) nelle terapie intensive. (ilgazzettino.it)

Mortalità in caduta libera tra gli over 80 vaccinati, per questo il Veneto vuole fare in fretta e mettere in sicurezza anche i 50enni. Dal 3 maggio avremo una fornitura straordinaria di 300mila vaccini, poi torniamo a 200mila a settimana”. (RovigoOggi.it)

Da metà maggio prevediamo di dare il via ai cinquantenni, per questo i sessantenni si prenotino presto per evitare accavallamenti. Va bene anche con gli over 70 (70-79) sono 432mila di corte, ancora da vaccinare 111mila (25%) 32mila prenotati e 11 mila posti liberi (Radio Più)

Gli slot liberi sono destinati a over 60, 70, 80 e persone fragili. «Abbiamo aperto almeno 72mila posti per chi ha più di 60 anni». (VeneziaToday)

In quei bandi era previsto l’utilizzo dei tamponi rapidi Dei test rapidi, quelli di prima generazione (immunocromatografici lateral flow) e di seconda (a lettura immunofluorescente) hanno risultati più bassi. (Il Fatto Quotidiano)