[il caso] Conte parla ma dice poco sul “suo M5s”. I mugugni crescono. E anche le correnti nel Movimento

Con il ricambio imposto dal vincolo del secondo mandato, saranno una dozzina quelli riconfermati.

E si parla di domande fondamentali come cosa succede con la regola del secondo mandato.

Uscire ora dal Movimento significa “risparmiare” qualcosa come 100 mila euro di mancati versamenti da qui alla fine della legislatura.

In realtà Conte è più avanti. Chi è più vicino a Conte la vede in maniera totalmente diversa

Giuseppe Conte parla per mezz’ora in diretta streaming ma dice poco sul futuro del Movimento e quel poco scontenta buona parte degli eletti. (Tiscali Notizie)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Lo dice il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, a ‘L’Aria che Tira’ Roma, 6 apr. (LaPresse)

Ma per decidere ci vorrebbe un partito, quello che Enrico Letta proverà a fare «Nel mettere mano al corpaccione del partito il nuovo segretario dem ha usato i criteri che sarebbero forse stati validi nel 2013. (Quotidiano del Sud)

Qui trovano casa gli esponenti a 5 Stelle con responsabilità di governo, a partire dal viceministro dell’Economia Laura Castelli. Come dice il nome stesso, quest’area punta a dare rappresentanza alle istanze del nord (piccole imprese, partite iva, precari) dove le 5 Stelle hanno avuto finora minor peso (Corriere della Sera)

Non è un caso, infatti, che il dialogo, che non riguarda solo i gruppi cittadini, sia ripreso proprio sulla questione rifiuti. Del resto, soprattutto sul versante democratico i tentativi di aprire un tavolo politico c’erano già stati addirittura dopo la sfiducia all’ex sindaco Domenico Messinese. (quotidianodigela.it)

Roma, 6 apr. (LaPresse)

Di loro si potrebbe dire, citando: «Né con te, né senza di te». Le prossime elezioni saranno un confronto tra Enrico Letta e Giuseppe Conte da una parte, e Giorgia Meloni e Matteo Salvini dall’altra. (L'Eco di Bergamo)