Pac, i giochi sono fatti - AgroNotizie - Economia e politica

Paolo De Castro: "Un buon punto di equilibrio". A dichiararsi soddisfatto dell'equilibrio raggiunto è Paolo De Castro, primo vicepresidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale, che ha definito la nuova Pac "più giusta".

Via libera del Parlamento Europeo alla nuova Politica Agricola Comune (Pac) 2023-2027, con un bilancio di 387 miliardi di euro.

Le critiche. La nuova Pac non è stata tuttavia esente da critiche. (Agronotizie)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Una posizione in linea con quella dell'eurodeputato ambientale lituano Bronis Rope, per il quale questa "nuova PAC non consente di superare le disuguaglianze sociali, né di raggiungere gli obiettivi di protezione ambientale" I suoi sostenitori, dal Pd alla Lega, passando dal M5s, continuano a dichiarare che questa riforma salvaguarda gli interessi degli agricoltori italiani. (La Repubblica)

L’eurodeputato socialdemocratico non è solo un gran sostenitore, ma è uno degli architetti della riforma della Politica agricola comune (Pac) approvata oggi, 23 novembre, all’Europarlamento. In Italia sono stati fatti un paio di tavoli di partenariato con sindacati e ong, ma ancora siamo indietro (Domani)

“Il difficile negoziato di questi ultimi anni – sostiene Roberto Moncalvo, Delegato Confederale Coldiretti Cuneo – ha comunque portato ad un risultato migliorativo rispetto alla proposta iniziale del 2018, in termini di risorse e di strumenti per affrontare le ambiziose sfide poste dal Green Deal europeo, ma ora bisogna lavorare a livello nazionale per tradurre in misure semplici ed efficaci gli indirizzi dell’UE, dall’innovazione alle politiche per favorire il ritorno alla terra delle nuove generazioni. (Cuneodice.it)

Il primo paese beneficiario è la Francia (18%, un po’ meno di 10 miliardi), seguita dalla Spagna (12%), dalla Germania (11%) e dall’Italia (5,3 miliardi). L’Europarlamento ha approvato ieri la nuova politica agricola comunitaria (Pac), dopo un lungo periodo di discussione, in seguito alla proposta di riforma presentata dalla Commissione nel 2018, adottata in Consiglio solo nel giugno scorso. (Il Manifesto)

Dal 1° gennaio 2023 entrerà in vigore la nuova politica agricola comune, partorita dopo un lunghissimo negoziato. È proprio questo il punto più debole della nuova politica agricola comune. (Rinnovabili)

D’altro canto, anche in un precedente Consiglio Agrifish, con i ministri dell’Agricoltura dell’Ue, gli Stati avevano spiegato che non avrebbero tollerato nessuna ingerenza della Commissione Ue E che si vada verso l’obbligo non è cosa certa: la Commissione Ue dovrà monitorare l’impatto della misura nei vari Paesi, per apportare eventuali correttivi. (Il Fatto Quotidiano)