Appalti sanità in Sicilia, in manette coordinatore per emergenza coronavirus

Candela è stato Commissario Straordinario e Direttore generale dell'Asp 6 di Palermo e proprio alcune gare indette dall'Asp di Palermo sarebbero, secondo gli inquirenti, al centro di un giro di mazzette.

Per anni il 55enne ha vissuto sotto scorta, dopo aver denunciato affari e tangenti nella sanità siciliana.

L'indagine, che coinvolge imprenditori e funzionari pubblici, ha condotto all'arresto di dieci persone accusate, a vario titolo, di corruzione. (Yahoo Notizie)

Ne parlano anche altre testate

Ma saranno immediati, già questa mattina, tutti i provvedimenti conseguenti“. Quando abbiamo applicato il protocollo anticorruzione Anac-Agenas avevamo individuato nel ‘rischio’ gare quello più alto. (ilSicilia.it)

Compreso il dirigente Antonino Candela, da poco nominato coordinatore per l’emergenza coronavirus in Regione, che da ex direttore dell’Asp 6 di Palermo nel 2013 era finito sotto scorta per aver denunciato le spartizioni della sanità siciliana. (Il Fatto Quotidiano)

"Dall'operazione della guardia di finanza su alcuni esponenti della sanità siciliana emerge per l'ennesima volta l'impermeabilità del governo Musumeci al malaffare. "Siamo esterrefatti e dispiaciuti dal terremoto che ha sconvolto la sanità siciliana e ha portato a 10 arresti e diverse denunce. (Live Sicilia)

Lo scontro più aspro. Damiani, parlando con un dipendente dell’Asp, disse che Candela in pratica, avrebbe voluto che lo stesso Damiani facesse una “truffa” e aggiungeva che piuttosto si sarebbe dimesso, asserendo: “Loro vogliono che io scrivo una lettera, una cosa folle diciamo tecnicamente e giuridicamente!”. (Live Sicilia)

Sono complessivamente 23 gli indagati della maxi inchiesta che alle prime luci dell’alba si è letteralmente abbattuta sul mondo della sanità siciliana. Sono tre gli agrigentini coinvolti nel blitz: l’imprenditore di Canicattì Salvatore Manganaro, 44 anni, che è finito in carcere. (Grandangolo Agrigento)

Mazzette per appalti multimilionari su apparecchiature mediche, forniture energetiche, impianti tecnologici e servizi di pulizia con l’aggiudicazione di gare pubbliche per un totale di 600 milioni. (Agrigento Notizie)