E’ morto Germano Nicolini, il Diavolo: liberò l’Emilia da comandante partigiano

Ciao "Diavolo" Ci ha lasciato a 101 anni (era nato a FabbricoReggio Emilia – il 26 novembre 1919) Germano Nicolini "Diavolo" comandante partigiano del terzo battaglione della 77ª Brigata SAP “Fratelli Manfredi”.

Germano Nicolini, al Dievel, il Diavolo, comandante partigiano, quella democrazia ce l’ha consegnata durante la Resistenza: ieri sera, a quasi 101 anni, è morto a Correggio, in provincia di Reggio Emilia. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre fonti

La democrazia non è una conquista certa per sempre, va coltivata e devono esserne sostenuti i principi, giorno dopo giorno, non solo negli enunciati ma anche e soprattutto nei comportamenti e nel rispetto di quei valori che ci hanno consentito di conquistarla 75 anni fa". (Yahoo Notizie)

Fu catturato a Roma dai tedeschi, ma fuggì dalla prigionia ed entrò nel battaglione Sap della brigata Fratelli Manfredi di cui diventò comandante. Correggio - Catturato a Roma dai tedeschi, fuggì dalla prigionia ed entrò nel battaglione Sap della brigata Fratelli Manfredi. (Tuscia Web)

Così Diavolo e altri due partigiani, Antonio Prodi, detto Negus, ed Ello Ferretti, Fanfulla, furono scagionati e infine assolti nel processo di revisione celebrato a Perugia.Lo scorso anno, in una lunga intervista all'Ansa, disse: "Perdonarli? E' morto il "Diavolo". (La Repubblica)

Aveva molto rispetto per Germano Nicolini, al contrario della corte”. La vicenda giudiziaria di Germano Nicolini viene raccontata da Davide Ferrario e Daniele Vicari nel documentario Comunisti del 1998. (ReggioSera.it)

È morto ieri sera a Correggio (Reggio Emilia) Germano Nicolini, comandante partigiano, uno dei protagonisti della Resistenza in Emilia, noto con il nome di battaglia di ‘Diavolo'. Avrebbe compiuto 101 anni il prossimo novembre. (Fanpage.it)

Catturato a Roma dai tedeschi, fuggì dalla prigionia ed entrò nel battaglione Sap della brigata Fratelli Manfredi di cui diventò comandante. Così Diavolo e altri due partigiani, Antonio Prodi, detto Negus, ed Ello Ferretti, Fanfulla, furono scagionati e infine assolti nel processo di revisione celebrato a Perugia. (La Stampa)