«Si contano a milioni»: le cavallette devastano (ancora) i campi della Sardegna

«Per contrastare le orde neonate della cavalletta Dociostaurus maroccanus, detta grillastro crociato, non è più sufficiente quindi procedere alla sola aratura dei campi.

È necessario, quindi, intervenire al più presto, perché la prossima estate si possa parlare di altro».

Con questi ritmi «ci vorranno almeno altri 2-3anni prima di debellare le cavallette, con conseguenti danni economici e anche di immagine per tutto il nostro territorio»

«Questi insetti, che hanno l’abitudine di disperdersi, si spostano in gruppo, per chilometri», aggiunge Pantaleoni. (Corriere della Sera)

Su altri giornali

Quello che sta succedendo in Sardegna non ha eguali nel nostro Paese: la parte centrale dell'isola, da mesi, è invasa dalle cavallette. Quasi come in un passaggio biblico sulle sette piaghe d'Egitto, la Sardegna sta attraversando una crisi straordinaria, che si v ad aggiungere alla carenza d'acqua sistemica per la stagione ma, quest'anno, ancora più grave. (ilGiornale.it)

In questo momento, predatori naturali come il gheppio o il Mylabris Variabilis, un coleottero introdotto nel 1946 che "mangia le uova e, conseguentemente, limita la popolazione di cavallette", non sono sufficienti a contenere il fenomeno. (Repubblica TV)

Chi passa da Ottana con l'auto in questi giorni sa che deve tenere i finestrini chiusi: migliaia di cavallette si schianteranno sul parabrezza. (YouTG.net)

Da alcuni anni, invece, l’equilibrio tra preda e predatore è drasticamente mutato a favore della prima, e le cavallette stanno causando ingenti danni in vaste aree dove agricoltura e pascolo rappresentano un elemento fondamentale dell’economia. (Il Fatto Quotidiano)

“Al Governo – conclude Vallascas – chiediamo interventi urgenti per ristorare le aziende agricole danneggiate “Sono oltre 30mila – spiega Vallascas – gli ettari della provincia di Nuoro che sono stati devastati sino ad oggi dall’invasione di cavallette (Cagliaripad.it)

Regioni italiane invase dalle cavallette: sollecitato l’intervento del Governo. Lo avevamo riportato anche giorni fa in apposito editoriale. A favorire tale invasione potrebbero essere anche gli abbandoni dei campi sempre più frequenti e il susseguirsi di incendi. (Centro Meteo italiano)