Il brillante Pil della Cina non scalza la paura per la variante inglese

"Il rischio in tutta Europa è che i lockdown verranno estesi e negli Stati Uniti i casi potrebbero aumentare notevolmente con il diffondersi della variante inglese del Covid", hanno aggiunto gli esperti.

Tuttavia, è probabile che la Cina sia l'unica grande economia mondiale ad aver evitato la contrazione causata dal Covid-19.

L'ultima lettura indicava tassi di crescita pre-pandemici, con la produzione industriale che si è portata ai massimi degli ultimi 3 anni e mezzo a dicembre. (Milano Finanza)

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Il Pil è aumentato, superando il consensus, del 6,5% su base annua, portando la crescita complessiva del Pil nel 2020 al 2,3%. Nonostante alcuni dati di dicembre si siano leggermente indeboliti, la crescita del quarto trimestre è stata trainata da forti esportazioni e dalla continua accelerazione della domanda interna”. (Finanza Operativa)

Il Pil della Cina balza nel quarto trimestre 2020 del 6,5% annuo, a fronte del 6,1% atteso dagli analisti e del 4,9% registrato dei tre mesi precedenti. La produzione industriale è aumentata del 7,3% a dicembre rispetto all'anno precedente e del 2,8% nel 2020. (la Repubblica)

L'economia cinese segna comunque un record: il suo PIL annuale supera per la prima volta la soglia dei 100'000 miliardi di yuan (14'000 miliardi di franchi). Il recupero dalla pandemia del Covid-19 è confermato dalla progressione dell'intero 2020, quantificato dall'Ufficio nazionale di statistica in un +2,3%, contro il 2,1% atteso in media alla vigilia. (RSI.ch Informazione)

"Nel complesso, i dati cinesi continuano a mostrare che la Cina contonuerò a guidare il mondo fuori dalla recessione collegata alla pandemia", ha detto Jeffrey Halley, analista senior di Oanda, commentando le rilevazioni sul pil di Pechino nel quarto trimestre 2020. (Milano Finanza)

Gli economisti intervistati da Bloomberg avevano previsto un’espansione del 6,2% per il trimestre e del 2,1% per tutto il 2020. Il PIL è salito del 6,5% nell’ultimo trimestre rispetto all’anno precedente, alimentato dalla produzione industriale e spinto dalla crescita al 2,3% per l’intero anno, secondo i dati resi noti dall’ufficio statistico. (Money.it)

Dal punto di vista generale, sebbene le previsioni siano basate su livelli econometrici, per la Regione si ipotizza un calo del Pil per l’anno che si è chiuso circa del 10%. Aosta - A spiegarlo, durante i lavori della Commissione speciale del Comune di Aosta è stato Dario Ceccarelli, a capo dell’Osservatorio economico e sociale della Regione. (AostaSera)