Solo il 5,7% dei candidati supera gli scritti al concorso in magistratura: "Errori di grammatica e di diritto"

In realtà i fattori sono tanti: si tratta di prove molto stressanti, che presuppongono una preparazione serrata, su un programma vasto.

Il dato finale, però, non lascia scampo: solo il 5,7% dei candidati ha scritto temi che per la commissione erano sufficienti.

Trovare candidati del concorso in magistratura che non sanno andare a capo è un problema molto serio, io l'ho imparato in terza elementare"

Il ministero della Giustizia ha pubblicato ieri i risultati delle prove scritte al concorso in magistratura. (L'HuffPost)

Su altre testate

Concorso magistratura: numerosi posti scoperti. Dei 3.797 candidati ammessi alle prove scritte, soltanto in 220 potranno accedere allo step successivo. Questo porterà a un buon numero di posti scoperti: si parla almeno di 90 dei 310 posti messi a concorso. (Younipa - il blog dell'Università degli Studi di Palermo)

Temi redatti «in un italiano primitivo, senza alcuna logica argomentativa, quasi non valutabili», e molti altri «privi dei requisiti minimi, pieni di refusi ed errori concettuali e di diritto». Insomma, non una grande pubblicità per la magistratura italiana che ha già diversi problemi da risolvere. (Il Primato Nazionale)

Bocciati la quasi totalità degli aspiranti giudici. Il concorso in magistratura si è appena consumato ed è successo il patatrac: dei 3.797 candidati presentatisi all’esame scritto solo 220 hanno diritto a provare l’orale. (Il Fatto Quotidiano)

Punto, punto e virgola e punto e a capo. Davvero è accaduto? (Il Fatto Quotidiano)

Io non ho figli, ma chi li ha racconta che si fanno sempre meno temi e sempre più riassunti, che si usano sempre più i computer e si insiste sempre meno sulla scrittura elaborata. E il risultato si vede: nei temi c’erano difficoltà nell’andare a capo, qualcosa che si impara in terza elementare”. (Il Fatto Quotidiano)

Magari solo quelli, magari solo errori di diritto. Dei giornalisti, dei politici, degli avvocati, degli autori televisivi, degli sceneggiatori, dei romanzieri, dei commercianti, dei prof…perché no dei magistrati? (Blitz quotidiano)