Corea del Sud. È morto il “macellaio” Chun Doo-hwan | Radio RTM Modica

Miracolosamente illeso dopo un attentato in Myanmar, perpetrato dai servizi segreti della Corea del Nord, nel 1996 il generale Chun Doo-hwan, era stato condannato a morte per alto tradimento e successivamente liberato grazie a un indulto presidenziale

E’ morto, a 90 anni, Chun Doo-hwan, meglio conosciuto come il “carnefice di Gwangiù”, dittatore della Corea del Sud in carica dal 1980 al 1988.

L’ex presidente ha sulla coscienza la morte di oltre 250 persone dopo la feroce repressione messa in atto, in seguito alla presa del potere nel Paese. (Radio RTM Modica)

Ne parlano anche altri media

Chun, che non si è mai scusato per il suo operato, è stato l'ultimo a morire tra i tre presidenti generali militari della Corea del Sud L'ex dittatore però è stato graziato nel 1997 in un gesto di riconciliazione, poco dopo che Kim Dae-jung, un ex dissidente che una volta la giunta militare di Chun aveva condannato a morte, era stato eletto presidente. (La Stampa)

Il portavoce presidenziale Park Kyung-mee ha espresso condoglianze alla famiglia di Chun, ma ha aggiunto che è stato deplorevole che l’ex dittatore non si sia mai scusato per le brutali repressioni contro le proteste interne Ex uomo forte dell'esercito, prese il potere con un colpo di stato del 1979. (LaPresse)

L’ex dittatore è stato anche condannato per corruzione per aver raccolto centinaia di milioni di dollari in tangenti da famiglie benestanti e politicamente vicine a lui, le cui attività si sono arricchite grazie a tagli alle tasse e altri favori da parte del suo governo. (Il Fatto Quotidiano)

Nel 1980 fu responsabile della violenta repressione delle manifestazioni che chiedevano maggior democrazia. Fu protagonista del colpo di Stato del 1979 e l’esecuzione dell’allora presidente Park Chung-Hee di cui prese il posto. (Repubblica TV)

Nel 1979 guidò un golpe militare e l'anno dopo represse nel sangue le manifestazioni che chiedevano democrazia. L'ex dittatore però è stato graziato nel 1997 in un gesto di riconciliazione, poco dopo che Kim Dae-jung, ex dissidente che una volta la giunta militare di Chun aveva condannato a morte, era stato eletto presidente (Sky Tg24)

Salito al potere dopo l'assassinio dell'uomo forte Park Chung-hee, fu il primo generale a restituire i poteri pacificamente ma rimane una delle figure più detestate del Paese. Nel 1983 era scampato a un attentato dinamitardo in Myanmar da parte di 007 nordcoreani (AGI - Agenzia Giornalistica Italia)