La Russia di Putin schiera un’altra super arma: quali obiettivi può colpire
Una nuova super arma è pronta a sconvolgere ancora una volta la guerra in Ucraina, conflitto che va avanti ormai da tre mesi.
Si tratta di carri armati prodotti dall’azienda russa Uralvagonzavod e sono capaci di evitare gli attacchi dei lanciarazzi nemici.
Terminator, la nuova super arma. La denominazione tecnica della nuova super arma messa in campo dai russi per la guerra in Ucraina è BMPT-72.
Gli obiettivi da colpire. (QuiFinanza)
Ne parlano anche altre fonti
La guerra in Ucraina, a ormai tre mesi dall’invasione russa, continua ad andare avanti senza esclusione di colpi. Il punto della situazione sui carri armati russi. Secondo le ultime informazioni delle intelligence occidentali, la Russia è capace di produrre ogni anno circa 250 carri armati (Virgilio Notizie)
In pratica, servono a fare numero ma se gli ucraini utilizzano qualsiasi drone o altro mezzo moderno, di sicuro non avrebbero vita lunga. "Condizioni precarie". Sono numerosi le fonti che affermano come i russi stessero ritirando in questi giorni, dai loro depositi, questi tank T-62. (ilGiornale.it)
Tam-tam impazzito, perché Zelensky ora rischia grosso. . . "Secondo alcuni report - scrive Margelletti nella sua analisi strategica quotidiana su La Stampa -, sembrerebbe che i russi stiano utilizzando carri armati T-62, un modello estremamente vetusto risalente agli Anni Sessanta". (Liberoquotidiano.it)
/1 pic.twitter.com/CQtvnJjNxD — ChrisO (@ChrisO_wiki) May 24, 2022. Poche settimana fa gli analisti di guerra hanno individuato in Donbass anche il "Terminator", il modello più avanzato tra i carri armati del Cremlino, che inizialmente non era stato sfruttato (ilgazzettino.it)
(di David Rossi ). La guerra sta prendendo una piega - per così dire - vintage. Ora assolutamente tutti possono unirsi alle forze armate russe, indipendentemente dall'età. (Difesa Online)
di Guido Olimpio. I T62 risalgono agli anni ‘60, sono stati usati da Mosca anche in Siria. A bordo numerosi tank russi T 62, tirati fuori da depositi. (Corriere della Sera)