Contratto solidarietà a Mirafiori, stop produzione auto Stellantis per alcuni mesi

La notizia è roboante, ma quello che un tempo era il cuore pulsante dell'industria automobilistica italiana, Mirafiori, si fermerà fino a settembre. Nello stabilimento di Stellantis a sud di Torino non verranno prodotte auto nuove fino al termine dell'estate. Così è stato deciso in seguito al contratto di solidarietà che è stato firmato con 1.174 dipendenti impiegati nella grande fabbrica che fino a poco fa si è occupata, quasi esclusivamente, della Fiat 500e (Virgilio)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Per i circa 2.200 addetti delle Carrozzerie erano già attivi gli ammortizzatori sociali con contratti di solidarietà per la 500 bev fino a fine agosto e per le linee Maserati a fine anno. La ragione, spiegano fonti aziendali, è legata al perdurare dell’assenza degli incentivi e all’andamento della domanda per le vetture elettriche. (Agenzia askanews)

«Uno pensa di aver raschiato il fondo del barile e invece non c’è mai fine al peggio. Stellantis ha annunciato ai delegati sindacali che l’attività produttiva della Carrozzeria di Mirafiori sarà sospesa per tutto maggio. (Open)

Non è un anno sereno, per il Gruppo Stellantis e per i suoi dipendenti, questo 2024: almeno, fino a questo momento, nei primi mesi di quello che doveva essere un anno di grandi svolte nel rapporto tra la holding multinazionale e la classe politica italiana non abbiamo assistito agli accordi che dovevano andare in porto. (Flop Gear)

Stellantis, Mirafiori chiusa per un mese. Riaprirà a giugno, se arriveranno gli incentivi per la 500 elettrica

Dalla direzione aziendale, invece, è arrivata la decisione di sospendere l’attività produttiva fino al 3 giugno. I suoi 2.240 lavoratori, in cassa integrazione da marzo, avrebbero dovuto riprendere a lavorare il 7 maggio. (Quattroruote)

Stellantis ha annunciato ai sindacati che l’attività produttiva della Carrozzeria di Mirafiori, a Torino, sarà sospesa per tutto il mese di maggio: 500 elettrica e modelli Maserati fermi almeno fino a giugno. (Milano Finanza)

Questa fermata di un intero mese è l'ennesimo schiaffone alle lavoratrici, ai lavoratori e alla città di Torino, con inevitabili ricadute sull'indotto. "Uno pensa di aver raschiato il fondo del barile e invece non c'è mai fine al peggio. (la Repubblica)