Marina Terragni: "Per Roccella l'aborto è il lato oscuro della maternità ma non toccherà la 194. E si batterà per le madri divorziate"

La legge 194 è a rischio? Eugenia Roccella, la nuova ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità, è intervenuta su La Stampa di oggi per ribadire che non ha cambiato idea sull’interruzione volontaria di gravidanza, e che non c'è differenza rispetto al passato: quando da radicale negli anni '70 si batteva per l'aborto. Del dibattito in corso nel nostro Paese abbiamo parlato con Marina Terragni, milanese, anima vagante, femminista, madre, giornalista, scrittrice, come si lei stessa definisce sul suo blog. (L'HuffPost)

Ne parlano anche altri giornali

Aborto, Roccella non tranquillizza le donne: “Ci sono tanti modi per sabotare una legge” maria berlinguer (La Stampa)

"ll Ministero per le Pari opportunità è nato sulla spinta del movimento delle donne, ma poi l'ombrello si è allargato, diventando un titolo generico sotto il quale rubricare un po' di tutto. Lo indica il neo ministro Eugenia Roccella tracciando anche in questo settore la linea che intende seguire. (La Sicilia)

Bonino: cara Roccella, cosa c’è di oscuro nel disporre del proprio corpo? La ricordo attivista preparata, eravamo tutte unite nella battaglia per quella legge. Il diritto non è mai un obbligo: chi non vuole abortire, non abortisce (La Stampa)

Alla fine dell'estate scorsa, prima che fosse nominata ministro della Famiglia, della Natalità e delle Pari opportunità, Eugenia Roccella dichiarò in televisione che a suo modo di vedere l'aborto non era un diritto. (la Repubblica)

"Questo ministero è nato sulla spinta del movimento delle donne, poi l'ombrello si è allargato, diventando un titolo generico sotto il quale rubricare un po' di tutto. Vorrei tornare a occuparmi delle tante ingiustizie che subiamo", ha detto la neo ministra. (Sky Tg24 )

Chi conosce Eugenia Roccella sa che è donna amante del dialogo, che preferisce parlare di questioni concrete, più che di ideologia. E tuttavia la sua nomina è stata accostata a un’idea di “oscurantismo” omofobo e bigotto. (Avvenire)