Roberto Wirth e le sue passioni: alberghi, tartarughe e il decoro di Roma
Aveva applicato alla perfezione il suo motto: «Non mollare mai.». Roberto Wirth alla Galleria Borghese (Claudio Guaitoli). Sempre impeccabile, spesso vestito di blu, Roberto Wirth riusciva ad esprimere con i suoi occhi celesti sorridenti, quello che aveva difficoltà ad esprimere con la voce.
Era nato a Roma nel 1950 era la quinta generazione di una dinastia di albergatori svizzeri.
I suoi genitori Oscar Wirth e Carmen Bucher Wirth erano entrambi discendenti di due famiglie di albergatori: la famiglia Bucher della zona di Lucerna in Svizzera e la famiglia Wirth di Maulach, in Germania (Corriere Roma)
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Il miglior modo per onorare la sua memoria sia far tesoro dell’esempio che ci ha lasciato, coltivare quei valori di umanità, responsabilità e apertura mentale di cui è sempre stato il più convinto promotore. (Corriere Roma)
Roberto era il figlio della coppia di coniugi che aveva rilevato l'albergo, fondato nel 1893, negli anni Venti del Novecento. Roberto Wirth ha lasciato il segno non soltanto nel settore turistico per aver succeduto alla gestione di sua madre Carmen, che ha lasciato l'impegno nella struttura nel 1982 dopo che a sua volta era aveva preso le redini dopo il marito Oscar Wirth (Fanpage.it)
Il testo completo di questo contenuto a pagamento è disponibile agli utenti abbonati È morto Roberto E. Wirth, storico proprietario e direttore generale dell’Hassler Roma, lussuoso hotel a 5 stelle ereditato dal padre, la sua grande passione. (ilmattino.it)
L’Hassler è sempre stata la sua passione e la sua casa. «I miei 5 gioielli», questi erano e saranno per sempre per il Sig. Wirth (Corriere del Ticino)
Nel 1992 ha istituito una borsa di studio 'Fulbright – Roberto Wirth' dando la possibilità a giovani laureati sordi e udenti di specializzarsi presso la Gallaudet University, Washington D.C. E' morto Roberto E. (Adnkronos)