Scontri Sapienza, collettivi in presidio davanti al tribunale: protesta contro arresti

Dopo gli scontri e le tensioni di ieri, i collettivi si sono dati appuntamento davanti al tribunale di Roma per manifestare contro l'arresto di due ragazzi. Alle 13 è poi prevista una conferenza stampa davanti al Rettorato dell'ateneo e alle 18 un presidio a Regina Coeli per la giornata del prigioniero palestinese. Meloni: “Questo non è manifestare, ma delinquere" Dopo gli scontri e le tensioni di ieri all'università La Sapienza di Roma, dove da giorni era attesa la riunione del Cda e del Senato accademico sulla questione degli accordi di ricerca con Israele, oggi i collettivi si sono dati appuntamento davanti al tribunale della capitale per manifestare contro l'arresto di due ragazzi. (Sky Tg24 )

Ne parlano anche altri giornali

Il giorno successivo agli scontri alla Sapienza, scontri innescati dai ragazzi dei collettivi pro-Palestina, emerge il vero numero dei feriti tra le forze dell'ordine: 27 agenti feriti. (Liberoquotidiano.it)

Come da tradizione, dopo ogni manifestazione di studenti va in onda il più longevo film poliziottesco della storia italiana. All’indomani delle cariche e dei manganelli, viene diffuso dalle istituzioni, forze dell’ordine e governo, un resoconto che giustifica la reazione della polizia. (il manifesto)

Quelle pro Palestina, invece, non sono contro la Costituzione. Non è proprio il caso di accendere delle micce“. (Il Fatto Quotidiano)

Un vero peccato, anche perché il Requiem «Stringeranno nei pugni una cometa», in prima esecuzione romana, era un evento molto atteso, sia per il grande interesse che suscita da tempo il lavoro di Silvia Colasanti, una delle compositrici italiane più originali e interessanti della sua generazione, sia per la partecipazione della poetessa Mariangela Gualtieri, autrice dei testi nonché voce recitante. (il manifesto)

Mi è dispiaciuto essere l’unica a intervenire in tal senso", ha spiegato a Fanpage.it la consigliera regionale Alessandra Zeppieri, Polo Progressista. (Fanpage.it)

"Andremo avanti a oltranza fino a che la rettrice Antonella Polimeni non ci darà una risposta e aprirà con noi il dialogo", spiegano. I ragazzi ricordano anche l'appuntamento per l'assemblea studentesca in programma oggi alle 18 al pratone, nella città universitaria, dove è invitata la rettrice, oltre alla governance d'ateneo, "affinché - sottolineano - possano fare un passo indietro rispetto alla loro scelta politica di non rompere gli accordi che oggi ci rendono complici del genocidio in Palestina e dell'escalation militare generalizzata". (Il Messaggero Veneto)