Reddito Cittadinanza e Bonus 110 da "correggere" e dalla parte dell'Ucraina: il buono nel patto Letta-Calenda. Ma la vittoria resta un miraggio.

Alleandosi Pd ed Azione possono giocarsela in una trentina di collegi che altrimenti sarebbero sicuramente conquistati dal candidato/a delle Destre.

Il buono in quell’accordo. C’è comunque del buono in quell’accordo, c’è almeno un po’ a diminuire il pauroso deficit di verità che caratterizza la politica, la vita pubblica e anche e soprattutto la pubblica opinione.

No gli capita: nel patto c’è che nei collegi uninominali no ci saranno i leader e i nomi bandiera indigeribili per i rispettivi elettorati

E comunque la maggioranza dei collegi uninominali appare saldamente alla portata delle Destre. (Blitz quotidiano)

Su altre fonti

Senza Calenda il centrosinistra avrebbe perso sedici collegi, a fronte dei quattordici che perderebbe senza Bonelli e Fratoianni Collegi che però in grande maggioranza non andrebbero al fronte di sinistra composto da pentastellati, Verdi e Sinistra Italiana, bensì al centrodestra. (ilGiornale.it)

Calenda, l’ultimo galoppino del Pd. La figura del “galoppino del Pd” è tradizionalmente a sinistra. Niente alleanze con ex-grillini, niente agende anti-Draghi, niente questo e niente quello. (Il Primato Nazionale)

E invece ora, almeno stando alle sue ultime dichiarazioni, «battere le destre» è diventato il principale obiettivo, perché esse sarebbero a suo dire pericolose, ci isolerebbero dall'Europa. Il lettore avrà capito che stiamo parlando di Carlo Calenda. (ilGiornale.it)

La base di partenza sono i 16 collegi (12 alla Camera e 4 al Senato) portati “in dote” da Calenda. A coalizioni (quasi) definite, è Carlo Calenda a lanciare ufficialmente la campagna elettorale del fronte di centrosinistra. (ilmattino.it)

Adesso gli riesce difficile distinguersi da Letta ma, ed è il peggio per lui, dalla sinistra collegata col Pd. Il bipolarismo si ricostituisce: Azione non ha più lo spazio centrista che in concreto occupava, pur se smentito dal diretto interessato. (Italia Oggi)

E quindi oggi le stime vengono elaborate «solo sommando» le circoscrizioni. La base di partenza sono i 16 collegi (12 alla Camera e 4 al Senato) portati “in dote” da Calenda. (ilmessaggero.it)