Negati i domiciliari a Ilaria Salis, il padre Roberto: “Ennesima prova di forza di Orban, se ne infischia delle direttive europee”

La decisione di respingere i domiciliari per Ilaria Salis è stata “l’ennesima prova di forza del governo Orban“. Lo ha detto Roberto Salis, padre di Ilaria, in carcere da oltre un anno in Ungheria. “Mi pare palese – ha aggiunto Salis – che ci sia una posizione del governo ungherese di infischiarsene delle direttive europee e questo leva anche un po’ il velo sulle responsabilità del governo italiano” dato che “il governo ungherese ha deciso di perpetrare questo atteggiamento inaccettabile per uno Stato che appartiene all’Unione europea”. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre fonti

Il padre: "Trattata come un cane. Ma chi politicizza davvero? Si alza la tensione tra Mosca e Parigi. (Repubblica TV)

Ilaria Salis non ha ottenuto gli arresti domiciliari. Questo ha deciso il giudice di Budapest nell'udienza che si è tenuta questa mattina, sostenendo il persistente rischio di fuga per l'insegnante 39enne. (ilGiornale.it)

La donna, detenuta in Ungheria con l’accusa di aver aggredito due militanti neonazisti, è arrivata stamani in Aula al Tribunale di Budapest per un’udienza, ancora in manette e catene, come era avvenuto a gennaio. (Quotidiano del Sud)

Una foto, in una cornice, piazzata da David Parenzo proprio al centro del tavolo intorno al quale sono seduti gli ospiti di L'aria che tira, su La7. (Liberoquotidiano.it)

"Non so più cosa farne degli appelli al governo italiano", ha detto fra ancora Salis. Al processo c'erano sette parlamentari, nessuno della maggioranza". (Gazzetta di Parma)

Ilaria Cucchi (Alleanza verdi-sinistra) è appena tornata da Budapest, dove ha potuto constatare di persona il trattamento che l’Ungheria di Orbán continua a riservare a Ilaria Salis. Senatrice, di nuovo le catene, di nuovo il guinzaglio. (Il Manifesto)