Un po’ d’inflazione è necessaria a cogliere le opportunità. Si rischia anche restando fermi

Gli allarmi di maggiore intensità vengono ovviamente dall’America, dove negli Usa il tasso d’inflazione ha già raggiunto il 6,2% in novembre, con l’Unione Europea al 4,4% e il Regno Unito al 4,2%.

O in quello dell’8/12/2013 Un po’ di inflazione al giorno toglie la crisi di torno.

Il rischio c’è, ed è innegabile, ma un vecchio proverbio dice “Chi non risica non rosica”, si rischia anche restando fermi

Disaster l’effetto che potrebbe generare questo azzardo; a sua volta contestato però da Dugger con M. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altre testate

Secondo l'istituto di statistica nazionale, il deflatore della spesa delle famiglie residenti aumenterà dell’1,8% quest’anno, risentendo dell’attuale fase di accelerazione dell’inflazione che è attesa protrarsi nel 2022 (+2,2%). (Finanza.com)

“Lo scenario proposto oggi dall’Istat è allarmante, considerato il tasso di inflazione attuale al 3,8% e che potrebbe subire ulteriori aumenti nei prossimi mesi – spiega il presidente Carlo Rienzi – Una crescita dei prezzi al dettaglio che, se non adeguatamente contrastata, determinerà una inevitabile perdita del potere d’acquisto dei cittadini, con effetti depressivi sui consumi”. (codacons.it)

economia. I dati, le cause, i possibili scenari futuri. I timori di inflazione in Italia e nel mondo sono tornati. Entro certi limiti l'inflazione è un segnale favorevole: significa che l'economia è in buone condizioni perché la domanda di beni e servizi è sostenuta. (TIMgate)

Lo afferma il Codacons, che esprime preoccupazione per le stime rese note oggi dall’Istat. (codacons.it)