Ucraina, il fotografo delle acciaierie Azovstal si arrende e condivide col mondo tutti i suoi scatti

Poche parole. Una frase d’addio brevissima per una storia lunga, dolorosa, enorme: «Bene, questo è tutto. Grazie dai rifugi di Azovstal, il luogo della mia morte e della mia vita». È il tweet con cui Dmytro Kozatskiy, il soldato-fotografo ucraino più conosciuto come Orest, si è congedato prima di arrendersi ai russi. Dmytro ha documentato per giorni e giorni la vita nei sotterranei delle ormai tristemente note acciaierie di Mariupol. (OGGI)

Se ne è parlato anche su altri media

"C'è una tensione piuttosto forte tra i comandanti e alcuni combattenti del Battaglione Azov, che si sentono abbandonati dal governo, che hanno addirittura minacciato di rappresaglie lo stesso Zelensky e altri". (Liberoquotidiano.it)

L’acciaieria Azovstal è stata “liberata” dagli ultimi combattenti ucraini e la città di Mariupol è adesso completamente sotto il controllo dell’esercito russo. Negli ultimi giorni, dell’immensa acciaieria Azovstal non restava che lo scheletro fumante, annerito da bombardamenti continui (InsideOver)

Ora, per ordine del comando militare ucraino, i pochi resistenti rimasti a combattere si apprestano a lasciare l'acciaieria "Grazie per il rifugio, Azovstal è il luogo della mia morte e della mia vita". (L'HuffPost)

Gli Usa lasciano 100 mila soldati in Europa e la Lituania dice stop all’elettricità proveniente da Mosca. Nella serata di ieri Mosca ha annunciato il pieno controllo dell’acciaieria, sostenendo come siano usciti dalla fabbrica 2439 combattenti (OGGI)

Leggi anche: Il ministero della Difesa russo ha diffuso un video degli ultimi soldati ucraini che si sono arresi dopo tre mesi di resistenza nell’acciaieria Azovstal a Mariupol. (Open)

La foto che meglio mi descrive, perché anche nella parte più orribile riesco a trovare qualcosa di meraviglioso. I medici e i feriti, gravi e non, sono ormai fuori", ha detto Zelensky, aggiungendo che "presto il ritiro sarà completato" (la Repubblica)