La Georgia tra russi e occidente

I cittadini georgiani hanno scelto di ribellarsi nuovamente all'ingerenza russa, attraverso eroiche manifestazioni popolari e proteste che mirano a bloccare l'approvazione della controversa legge sugli agenti stranieri, che se divenisse vigente, riterrebbe illegali tali tutte le organizzazioni non commerciali o i media che ricevano più del 20% dei propri finanziamenti dall'estero. Presentata dal partito al governo, il filorusso Sogno Georgiano, ha già ottenuto l'approvazione della prima lettura in parlamento e rischia di produrre ripercussioni decisive sulle prospettive di adesione del paese alle istituzioni euro-atlantiche. (Italia Oggi)

Su altri media

È l’emendamento che obbliga media, ong, organi d’informazione e movimenti civili a registrarsi in un elenco di “agenti stranieri” se il 20% dei loro fondi arriva dall’estero. Si tratta quasi di un copia-incolla della legge che Mosca ha varato nel 2012 ed è servita, negli anni, a silenziare, smantellare e chiudere ogni organismo di informazione indipendente dal potere statale. (Il Fatto Quotidiano)

In una votazione boicottata dall'opposizione, il partito al governo Sogno georgiano ha votato 83 voti a zero a favore della legge, che secondo i manifestanti è repressiva e potrebbe minacciare il riavvicinamento della Georgia all'Unione Europea. (Il Messaggero Veneto)

L'altra guerra in Cisgiordania | Georgia sul ring per la legge sugli agenti stranieri (raiplaysound.it)

Il disegno di legge prevede che le organizzazioni che ricevono più del 20% dei loro finanziamenti dall'estero debbano registrarsi come agenti di influenza straniera, sulla falsa riga di quanto già fatto dall'Ungheria di Viktor Orban e dalla Russia di Vladimir Putin. (Today.it)

Bruxelles – Non mollano il colpo i cittadini georgiani e, a nemmeno una settimana dal ritorno nelle piazze della capitale Tbilisi, la protesta si allarga a oltre diecimila manifestanti che si oppongono al controverso progetto di legge sulla ‘trasparenza dell’influenza straniera’ prima del ritorno alle urne il prossimo 26 ottobre. (EuNews)

Se verrà approvata definitivamente - cosa probabile visto che ieri ha incassato 83 sì e nemmeno un no - imporrà ai media e alle organizzazioni non commerciali di registrarsi come sotto influenza straniera se ricevono più del 20 per cento dei loro finanziamenti dall'estero. (ilGiornale.it)