Enrico Letta pur di evitare le urne mette i bastoni tra le ruote a Mario Draghi nella corsa al Quirinale

Giancarlo Mazzuca 14 settembre 2021 a. a. a. Cosa non si fa per evitare di andare subito a votare.

In tal senso è eclatante il caso di Enrico Letta, pronto ad insistere sulla necessità (l'ha fatto anche alla Festa dell'Unità di Bologna) che il governo Draghi resti in carica fino al 2023, cioè fino alla scadenza naturale della legislatura.

Ma il bello della vicenda è che, nel frattempo, il Partito democratico continua a criticare il leghista Salvini per lo stesso motivo: anche lui viene accusato di avere un comportamento a zig-zag nei confronti del governo Draghi

E la corsa al Quirinale che si disputerà l'anno prossimo e che vede proprio il presidente del Consiglio in pole position?

Come dire: meglio per Letta tenersi un boccone anche indigesto piuttosto che pagare subito un conto salato. (LiberoQuotidiano.it)

Su altri giornali

Spera in un “gioco di squadra”, Letta, visto che “abbiamo fatto le migliori scelte e siamo competitivi ovunque”. Ma anche il destino del segretario del Pd Enrico Letta. (Tiscali Notizie)

Le immagini di Bologna sono il documento visivo dell’avvenuto scioglimento del Pd come formazione politica provvista di confini culturali, autonomia organizzativa. Nella congiuntura emergenziale che la politica attraversa, i calcoli di potenza troppo semplici rischiano di urtare contro degli scogli resistenti (Il Riformista)

Né lui né la Meloni possono permettersi, con la montagna di debiti che ha l’Italia, di andare troppo per le lunghe sulla scelta per il Quirinale. Lo spauracchio del ‘Governo del Presidente’. Letta e Meloni sembrano ben consapevoli che il rischio irrimediabile può provenire solo dalle ‘scintille’ fra Conte e Salvini. (Proiezioni di Borsa)

Bisogna realizzare le condizioni con le quali una comunità ritorna ad essere comunità». In conferenza stampa a Lamezia Terme il commissario Stefano Graziano ha snocciolato i punti nevralgici della tre giorni sottolineando la presenza del presidente Zingaretti e di Michele Emiliano. (LaC news24)

Conte conferma via comune ma nel MoVimento si precisa: "Collaborazione funzionale a riforme. Da scartare invece l’avvicinamento al solo scopo elettorale: “All'Italia non basta, frammentata com'è con forze politiche che tendono solo a mantenersi in vita a prescindere dalla necessità di assicurare una decorosa governabilità” (Sky Tg24 )

Chi è più vicino a Conte tranquillizza: la costruzione di una coalizione con i dem e sinistra è in corso, ma le "fusioni a freddo" e lo schematismo politico non appassionano né l'ex premier né il gruppo dirigente del partito Il capo politico del Giuseppe Conte (ansa). (la Repubblica)