Francesco Pio, la storia del bimbo sbranato da due pitbull a Eboli: «Per averli in casa servono regole»

Si chiamava Francesco Pio il bambino di 13 mesi morto sbranato da due pitbull a Campolongo, frazione di Eboli. Quando i cani lo hanno aggredito era in braccio allo zio Simone. «Li ho visti azzannare mio nipote. Uno lo teneva per la spalla, l’altro per i piedi. Stavo dormendo quando ho sentito le urla e poi mia sorella che mi chiamava. Mi sono svegliato e sono sceso in giardino. Ma non siamo riusciti a salvarlo», è il racconto dello zio Giuseppe. (Open)

La notizia riportata su altri media

Insieme ai padroni dei cani, che aveva lasciato gli animali in custodia ai loro amici, dovranno difendersi dall’accusa di omicidio colposo per omessa custodia degli animali anche la mamma e gli zii del bambino. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Sono solo gli ultimi casi di cronaca che riguardano aggressioni da parte di molossi o molossoidi. Una donna di 83 anni a cui sono state amputate le braccia dopo che era stata attaccata dai suoi sette cani, amstaff e american bully, in provincia di Padova. (Io Donna)

Sono cinque le persone iscritte nel registro degli indagati per la morte del piccolo Francesco Pio, il bambino di 13 mesi ucciso da un pitbull lunedì mattina in località Campolongo ad... (Virgilio)

SALERNO (l'Adige)

Due cani di razza pitbull hanno ucciso un bimbo di 15 mesi a Eboli. Fuggiti da dove erano rinchiusi, non è ancora chiaro in quali condizioni, hanno aggredito il bimbo che non conoscevano. La vicenda ha scatenato diverse reazioni, alimentate anche da risvolti mediatici in cerca di sensazionalismo, quasi sempre negative ed estreme nei confronti della specifica razza e dei cani più in generale. (Aduc)

La dinamica dell'aggressione Secondo quanto riportato dalle dichiarazioni dei testimoni, il bimbo, avvolto in una copetina, era in braccio al giovane zio di 19 anni. (La Stampa)