Covid, la nuova cura italiana per sconfiggerlo: ecco come funziona la tecnica che blocca il virus (e le varianti)

Si tratta di un'arma contro il Covid che potrà essere alternativa a quelle classiche e già sperimentate dei vaccini e degli anticorpi monoclonali.

È la via italiana alla lotta contro il Covid.

Prendendo di mira la porta d'ingresso anziché il virus diventa infatti automatico riuscire a bloccare tutte le possibili varianti.

La ricerca. La ricerca è partita dai filamenti di acidi nucleici chiamati aptameri, capaci di legarsi a molecole e proteine

Una nuova strategia che impedisce l'ingresso del virus nell'organismo. (Il Messaggero)

Ne parlano anche altri giornali

“Grazie a questo studio sarà adesso possibile sviluppare un nuovo approccio terapeutico di precisione per prevenire la diffusione dell’infezione da Covid-19 in forma grave, senza stimolare il sistema immunitario o avere effetti collaterali importanti correlati ai più famosi farmaci costituiti da anticorpi monoclonali o altre proteine terapeutiche – hanno spiegato gli scienziati – in questo senso, infatti, le potenziali tossicità degli acidi nucleici come farmaci sono di gran lunga inferiori rispetto ad altri farmaci innovativi come gli anticorpi monoclonali o altre proteine terapeutiche” (Città della Spezia)

La strada che condurrà al farmaco è iniziata con lo studio (disponibile su https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1043661821005661) promosso da Istituto Italiano di Tecnologia, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Università degli Studi di Milano, ora pubblicato sulla rivista “Pharmacological Research”, organo della “International Union of Basic and Clinical Pharmacology”. (La Nazione)

C’è una nuova strada per ostacolare l’ingresso nelle cellule del virus SarsCoV2 e delle sue varianti. è diversa sia dai vaccini sia dagli anticorpi monoclonali, e si candida a essere la terza arma contro il virus responsabile della pandemia di Covid-19. (Il Giornale di Vicenza)

La strada che condurrà al farmaco ha preso avvio dallo studio promosso da Istituto Italiano di Tecnologia, Scuola Superiore Sant'Anna, Università degli Studi di Milano, ora pubblicato sulla rivista 'Pharmacological Research', organo della 'International Union of Basic and Clinical Pharmacology'. (PisaToday)

“In questo senso, infatti, le potenziali tossicità degli acidi nucleici come farmaci sono di gran lunga inferiori rispetto ad altri farmaci innovativi come gli anticorpi monoclonali o altre proteine terapeutiche“ Per questo scopo, gli scienziati hanno brevettato un nuovo approccio, il primo tassello di quello che diventerà un farmaco, basato sull’uso di un aptamero di Dna, ovvero un breve filamento oligonucleotidico, capace di legarsi in modo specifico al residuo K353 di Ace2 rendendolo inaccessibile alla proteina spike di qualsiasi coronavirus. (Meteo Web)

Capace di bloccare direttamente il recettore “Ace2”, ovvero la “porta” che il coronavirus usa per entrare nelle cellule umane. Il team italiano ha così spostato l’attenzione dalle caratteristiche del virus a quelle della cellula umana bersaglio del virus. (Avvenire.it)