Terza dose, in Italia ci potrebbe essere un problema con Moderna

Rifiuti e scorte - Ma le scorte di Pfizer adesso scarseggiano, tanto che la Lombardia sta attualmente ricorrendo a Moderna.

Ciò potrebbe essere un problema, dato che oltre la metà delle scorte attuali (5,6 milioni) sono di Moderna.

- Un ulteriore problema potrebbe essere nato dopo l'annuncio odierno di Pfizer-BioNTech: i primi lotti della versione "aggiornata" del vaccino sulla variante Omicron saranno messi in circolazione «a marzo 2022»

Ma un piccolo problema potrebbe essere all'orizzonte: il rifiuto di Moderna per la dose "booster" in chi ha ricevuto il preparato di Pfizer-BioNTech per la prima e seconda. (Ticinonline)

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Nel corso delle ultime 48 ore si sono conosciuti numeri record negli hub dell’azienda sanitaria Roma 4, con oltre diecimila somministrazioni, e da oggi riprendono le somministrazioni anche dei locali allestiti all’interno della centrale Enel di Torre Valdaliga Nord dove saranno somministrati soltanto vaccini della Moderna. (TRC Giornale)

Dati e dichiarazioni alla mano, insomma, il governo non può che sperare che la campagna vaccinale, tra incremento del booster e risalita delle prime dosi per il super green pass, prosegua ancora a ritmi sostenuti. (L'HuffPost)

È un vero e proprio assalto quello che si è registrato negli ultimi giorni ai centri vaccinali delle Asl di Napoli e provincia e così crescono le file nei punti vaccinali, sia negli hub sia nei distretti sanitari di base ma anche in farmacia. (ilmattino.it)

L’agenzia europea segnala come la terza dose possa essere somministrata «in modo sicuro ed efficace» già tre mesi dopo l’ultima iniezione Figliuolo ieri ha spiegato che le forniture consentono «di vaccinare 25 milioni di persone anche in vista dell’inizio dei bambini che comporterà un ampliamento della platea». (Corriere della Sera)

Inoltre, entrambi hanno un’efficacia protettiva contro il Covid elevata, lievemente superiore per Moderna (95%) rispetto a Pfizer (94%), ma anche in questo caso i dati sono praticamente coincidenti. Una storia dove gestione “moderna” del Covid diventa anche un aggettivo e non più solo una marca di vaccini (Tiscali Notizie)

Un maxi lavoro che sta mettendo sotto stress le strutture dove avvengono le somministrazioni da cui arrivano i primi report di code e indisponibilità di vaccini: non sempre infatti risultano disponibili dosi di Pfizer, il vaccino più utilizzato. (Today.it)