Strage di civili in Etiopia: il video shock della BBC

L’emittente pubblica oggi uno dei video shock della strage, in cui almeno 15 uomini vengono uccisi a sangue freddo dai militari nella zona del Tigray.

Un residente in un vicino villaggio, inoltre, ha raccontato all’emittente che uno dei civili uccisi nel massacro era suo fratello.

La BBC Africa Eye non esclude che la strage possa risalire al mese di gennaio e spiega di avere ottenuto i video all’inizio di marzo, quando gli stessi sono apparsi anche sui social. (Corriere del Ticino)

Se ne è parlato anche su altre testate

Questa stessa fonte ha detto che gli uomini sono stati uccisi a gennaio L’emittente pubblica oggi uno dei video shock della strage, in cui almeno 15 uomini vengono uccisi a sangue freddo dai militari nella zona del Tigray. (Corriere del Ticino)

Leggi su dire. (Di venerdì 2 aprile 2021) ROMA – Nel conflitto del Tigray, scoppiato a novembre nel nord dell’Etiopia, è stata confermata l’identità di almeno 1.900 persone, uccise in 150 “massacri” dagli eserciti e dalle milizie coinvolte. (Zazoom Blog)

Questa stessa fonte ha detto che gli uomini sono stati uccisi a gennaio L'emittente pubblica oggi, venerdì, uno dei video shock della strage, in cui almeno 15 uomini vengono uccisi a sangue freddo dai militari nella zona del Tigray. (laRegione)

A sostenerlo è Bbc Africa Eye, una sezione dell’emittente britannica che si occupa di verificare le notizie e smentire le fake news, che rivela che sarebbero stati uccisi almeno 15 uomini. La Bbc ha confermato che il massacro è avvenuto vicino alla città di Mahbere Dego dove l’esercito etiope stava combattendo le forze del Fronte popolare di liberazione del Tigray (Tplf). (Rivista Africa)

Il conflitto che in Etiopia oppone da mesi i militari governativi sostenuti pure da forze dell’Eritrea e i ribelli del Tigré rischia di eternizzarsi perpetuando le atrocità della guerra. Il Governo del premier Abiy Ahmed (insignito del Nobel per la Pace nel 2019) respinge le accuse. (RSI.ch Informazione)

– Nel conflitto del Tigray, scoppiato a novembre nel nord dell’Etiopia, è stata confermata l’identità di almeno 1.900 persone, uccise in 150 “massacri” dagli eserciti e dalle milizie coinvolte. Le violenze hanno generato una crisi umanitaria con milioni di persone private di servizi essenziali come cibo, riparo e cure mediche (Dire)