In Lombardia nasce una rete di “welfare agile” grazie all’accordo tra Inps e le 10 Caritas diocesane della regione

«Dal primo lockdown, nel marzo 2020 ad oggi, il numero di persone che si è rivolto alla Caritas è più che raddoppiato

Proprio sulla scorta di questa esperienza è nata l’idea di avviare in Lombardia il progetto “Inps x Tutti – Rete Agile di Welfare”.

Nel frattempo, grazie ai volontari del centro di ascolto, ha scoperto di avere diritto al reddito di cittadinanza.

La convenzione è stata sottoscritta oggi dal direttore della Caritas Ambrosiana, Luciano Gualzetti, in qualità di delegato delle Caritas lombarde; il direttore regionale dell’Inps, Giovanni di Monte, e il direttore del Coordinamento metropolitano di Milano, Michele Salomone. (MI-LORENTEGGIO.COM.)

Ne parlano anche altri giornali

Il ceto medio del Paese, le piccole e medie imprese, continuano ad essere vessate dal fisco e da un sistema che non mette nessuno nelle condizioni di crescere e creare valore “Dobbiamo riaccendere il motore dell’economia dell’Italia: le piccole e medie imprese. (il Paese Nuovo)

Ulteriori informazioni nella pagina dedicata o contattando il Punto Impresa Digitale della Camera di Commercio di Genova Il valore massimo dei singoli voucher è di 3mila euro a impresa, pari al 70% delle spese ammesse ed effettivamente sostenute. (GenovaToday)

Le ricerca svolta con PWC Cosa fa Esendex (StartupItalia)

Balduina’S ed ENM agiranno infatti per creare programmi specifici di microcredito sociale a sostegno di tali soggetti, che potranno essere finanziati attraverso risorse reperite da Balduina’S attraverso fund raising e social crowfunding mirato. (TerzoBinario.it)

Altri mille euro sono previsti per le imprese che presentano progetti green oriented, quelle del turismo e quelle che presentano servizi e prodotti collegati al turismo. Il valore massimo dei singoli voucher è di 3mila euro a impresa, pari al 70% delle spese ammesse ed effettivamente sostenute. (LaVoceDiGenova.it)

4 min, 49 sec. «Occorre bloccare sul nascere qualsiasi modifica che possa inficiare la qualità delle produzioni di olio extravergine d’oliva italiano e calabrese. «Non si vede inoltre la necessità – affermano ancora Statti, Taccone e Placida – di creare categorie aggiuntive a quelle esistenti. (Corriere di Lamezia)