“Non possiamo permetterci altri migranti afghani”

“La Turchia non può permettersi un nuovo flusso di migranti dall’Afghanistan, ne sarebbero colpiti anche i Paesi europei”: lo afferma il presidente turco Recep Tayyip Erdogan nella riunione straordinaria del G20 sull’Afghanistan.

Il presidente turco ha anche proposto di formare un gruppo di lavoro sulla migrazione presieduto da Ankara nell’ambito della prossima presidenza indonesiana del G20.

“La migrazione è un problema globale”, ha detto Erdogan augurandosi che “stabilità e sicurezza” vengano ristabilite in Afghanistan quanto prima ed esprimendo la volontà di “dare ai talebani la direzione affinché formino un governo inclusivo”

(Ticinonews.ch)

La notizia riportata su altri media

cultura e societa. Un passaggio obbligato per i milioni di profughi che negli ultimi 20 anni si sono mossi da Afghanistan, Siria e Iraq. (TG La7)

La debolezza della nostra politica estera in Libia durante i due governi Conte, ha lasciato spazio libero, e consentito a Erdogan di sbarcare in meno di due anni, centinaia di «consiglieri militari». (Corriere della Sera)

atan titola: "La Turchia ha avviato la rivoluzione dello sviluppo verde" e riporta che il presidente Recep Tayyip Erdogan ha affermato che la Turchia ratificando l'accordo di Parigi sul clima, ha avviato la rivoluzione dello sviluppo verde. (TRT)

La Turchia è determinata a proteggere la sua ricca biodiversità sia a terra che in mare. Erdogan ha inviato un videomessaggio alla XV Conferenza delle Parti della "Convenzione delle Nazioni Unite (ONU) sulla diversità biologica" (COP15). (TRT)

Erdogan affermando che con questa decisione hanno dato il via alla rivoluzione dello sviluppo verde, che è il primo obiettivo della loro visione 2053, che considerano l'eredità più importante che lasceranno ai giovani, ha aggiunto:. (TRT)

La comunità internazionale non puo’ permettersi il lusso di voltare le spalle al popolo afghano” ha detto Erdogan e ha sottolineato la necessita’ di una solidarieta’ con il popolo afghano per affrontare la crisi umanitaria che sta crescendo di giorno in giorno. (TRT)