“Io, rider e dipendente, così ho battuto Glovo”

Dopo aver intenta una causa contro Glovo, un tribunale per la prima volta ha riconosciuto come subordinato il rapporto di lavoro dei rider e ha condannato l'azienda spagnola di delivery ad assumerlo con un contratto.

Dal canto suo il rider vittorioso vola basso e fa il pragmatico: " Adesso aspetto di firmare il contratto.

Lo hanno riabilitato il 12 giugno, dopo mesi di fermo.Con la Nidil Cgil al suo fianco, il fattorino palermitano ha fatto causa. (La Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri media

Insieme al sindacato aveva partecipato a una trasmissione su una rete televisiva denunciando la condizione di difficoltà vissute dai ciclofattorini. La Nidil Cgil ha sostenuto il lavoratore "nella causa - si legge in una nota - per contestare di fatto il suo licenziamento. (PalermoToday)

Con la sentenza di oggi si fa un ulteriore passo avanti, arrivando a un contratto di lavoro dipendente a tutti gli effetti. Con la quale, per la prima volta, un tribunale obbliga un’azienda del food delivery ad assumere un rider come dipendente, a tempo pieno a indeterminato. (Fanpage.it)

Vittoria netta per la Nidil Cgil di Palermo, che ha sostenuto il lavoratore nella causa. Arriva a Palermo una sentenza che, a suo modo, è destinata a fare la storia del mondo del lavoro nella gig economy. (Il Fatto Quotidiano)

"è una sentenza - dice il team legale - che ci riempie di orgoglio. Parte da Palermo il primo riconoscimento giudiziario di una forma di lavoro che da sempre riteniamo non possa essere svolta con un contratto di lavoro autonomo ma debba essere regolata come un vero e proprio rapporto di lavoro subordinato". (Rai News)

Ansa. COMMENTA E CONDIVIDI. . . . . . La prima assunzione per sentenza di un rider in Italia arriva da Palermo. Allora il governo ha convocato un tavolo – ancora aperto – con piattaforme del delivery e sindacati per cercare soluzioni condivise. (Avvenire)

Poco dopo, racconta il sindacato, la sua App è stata "bloccata" impedendogli di prestare la sua attività lavorativa. Il rider era attivo da tempo nel movimento per il riconoscimento dei diritti dei lavoratori e tra i militanti di Nidil Cgil Palermo e aveva denunciato le difficoltà vissute dai ciclofattorini delle piattaforme di delivery. (Giornale di Sicilia)