Tim, il governo vigila ma i sindacati vanno all’attacco

IlgGoverno valuterà e ha deciso di farlo collegialmente con l’organo che il presidente Draghi ha voluto.

Giorgetti assicura vigilanza assoluta ma i lavoratori del gruppo telefonico sono in agitazione.

Ed è difficile parlare di una cosa che manca di elementi sostanziali”, ha proseguito Giorgetti che ha anche definito “legittima” la preoccupazione dei sindacati

Aspettando le prossime mosse. Il governo tiene d’occhio il dossier Tim, dopo il blitz di domenica del fondo americano Kkr per rilevare il gruppo telefonico. (Radio Colonna)

Ne parlano anche altre fonti

Visto che Tim è una azienda strategica che opera in un settore strategico sottoposto alle regole del golden power, il proposito dovrebbe comunque essere quello di un’operazione amichevole e di sistema. (Gazzetta di Firenze)

Stefano Folli su Repubblica constata che la battaglia su Tim non è solo strategica per l’economia Domenica il ministero dell’Economia ha emesso una nota su Tim che non era certo ostile nei confronti del fondo Usa. (TGNEWS24)

Sul tappeto ci sarà la struttura di un’eventuale Telecom formato KKR. Vivendi che sospetta (o anche di più) l’intelligenza tra Gubitosi ed il nemico KKR è pronta a bocciare il business plan che l’ad presenterà alla vigilia. (Notizie - MSN Italia)

E’ quanto si legge in una nota di Slc Cgil – Fistel Cisl – Uilcom Uil Il tutto finalizzato alla stabilità occupazionale, al rilancio delle attività e ad un progressivo riconoscimento delle professionalità”. (LaPresse)

Tim: Giorgetti, Governo non si esprime sul management. Cosi' il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, lasciando il salone Eicma a Milano, ha risposto a chi gli chiedeva un commento sulle parole del leader della Lega, Matteo Salvini, che ieri alla luce dell'offerta Kkr su Tim aveva definito un 'tema non piu' rinviabile, visti i non brillanti risultati degli ultimi mesi, il cambio ai vertici auspicato da piu' parti'. (Il Sole 24 ORE)

«La proposta di Kkr non rispecchia il valore reale dell’azienda». Nelle motivazioni delle procedure di raffreddamento si indicano “incertezze societarie e possibile ennesimo cambio di proprietà. (Il Riformista)