40 anni della Lega, Bossi invita i militanti a casa: fetta di torta e saluti col Senatur a Gemonio
(Adnkronos) – Umberto Bossi ha deciso di partecipare, a modo suo, alle celebrazioni del 40esimo anniversario della fondazione della Lega, a Gemonio, nel Varesotto. Il fondatore ed ex leader del Carroccio ha inviato poco fa un messaggio a Roberto Castelli, che stava aprendo i festeggiamenti nella piazza della chiesa, invitandolo a portare a casa sua i militanti intervenuti alla giornata, per un saluto e una fetta di torta. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Ne parlano anche altre fonti
Serve un nuovo leader che conduca avanti il principio dell’autonomia e rimetta al centro la questione settentrionale. Questo è il messaggio espresso da Umberto Bossi in occasione del 40º anniversario della Lega, condiviso insieme a un centinaio di suoi fedelissimi a Gemonio, dove il Senatùr ha stabilito la sua residenza da anni. (StatoQuotidiano.it)
Quando le radici sono forti, popolari, vicine alla gente, è difficile che tutto si fermi, ma quello che fu la Lega agli esordi, con la “questione settentrionale“, deve tornare centrale. (varesenews.it)
Affondo di Umberto Bossi contro Matteo Salvini. Il fondatore del Carroccio spara a zero in occasione della celebrazione a Gemonio per il 40 anni della Lega. (Il Sole 24 ORE)
Umberto Bossi è tornato a parlare della Lega, in occasione dei 40 anni dalla nascita del partito . (Sky Tg24 )
"Quella della Lega e' una storia sempre con un obiettivo finale che non si raggiunge con una strada in discesa, ma con una strada tortuosa e di tornanti che arriva in cima a una vetta. Una storia di grandi intuizioni e anche di errori, ma noi dagli errori abbiamo capito e corretto e siamo migliorati. (Tiscali Notizie)
Roberto Speranza contestato anche a Bologna. Speranza, in città per presentare il suo libro "Perchè guariremo", con il racconto del lungo periodo della pandemia e della campagna vaccinale, all'uscita, dal retro e scortato, è stato accolto da diversi contestatori e no vax al grido di "assassino, delinquente e in galera". (Il Giornale d'Italia)