11 lecchesi alla Leopolda

Il Governo Draghi ci ha resi consapevoli dell’autorevolezza di cui l’Italia nel mondo può godere e della necessità per il nostro paese di una vera stagione riformista.

Ora, con rinnovato entusiasmo, vista anche la partecipazione numerosa e entusiasmante con lunghe code per entrare, si riparte da Lecco, con incontri, iniziative e nuovi iscritti.

Politica. L'intervento di Giulia Vitali, Coordinatrice Italia Viva Lecco. (Prima Merate)

Ne parlano anche altri giornali

Così come il consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli e il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani, coordinatore provinciale del Carroccio. Ma in questo ultimo periodo, per esempio nella Lega, i deputati Francesco Zicchieri e Francesca Gerardi sono molti attivi sul territorio. (AlessioPorcu.it)

Secondo Marta Giovannini: "C’è un gran bisogno di responsabilità, equilibrio e riforme serie, in Italia come in Europa, e quindi di una politica che metta al centro serietà, merito, e lavoro sul campo, come fanno tantissimi sindaci tutti i giorni per migliorare l'Italia". (TargatoCn.it)

(Fabio Amendolara e François de Tonquédec – La Verità) – La sessione della Leopolda 11 sulla Giustizia e contro il giustizialismo, twitta Matteo Renzi, «resterà negli annali». Se vanno a un partito vanno rendicondati con un altro modulo, il modulo B. (Iacchite.blog)

Marco Bucci è stato introdotto sul palco dallo stesso Matteo Renzi che lo ha presentato come un sindaco bravo e capace che ha mostrato le sue qualità a tutta l’Italia nella gestione della tragedia del crollo del Morandi. (GenovaToday)

Tanto più che, in questo lungo momentaccio, l’ago più ambito non è quello dell’equilibrio, ma quello della siringa, l’ago che fa il buco, l’ago della terza dose contro, ça va sans dire, la quarta ondata (La Repubblica)

E invece lui ha fatto della Leopolda numero 11 l’arena del rancore, dei veleni e delle insinuazioni su Prodi e Bersani, delle insolenze su Letta, dell’odio spropositato verso un Conte che lui ha abbattuto e che, pur offeso, non gli ha mai riservato un simile trattamento. (Il Manifesto)