Il G8 di Genova. Cosa ne pensava la storica Anna Bravo | il manifesto

Non dimenticherò mai le ore passate, esattamente vent’anni fa, all’interno della «zona rossa» di Genova, mentre prendeva forma lo scontro che avrebbe portato nel pomeriggio all’uccisione di Carlo Giuliani, e poi alle cariche brutali al corteo dei 300 mila il giorno dopo, e quindi all’irruzione alla scuola Diaz.

Temo che anche il ricordo di quelle giornate rischi di restare imprigionato nella contemplazione di una sconfitta. (Il Manifesto)

Ne parlano anche altre testate

Costituzione e diritti umani, nell’estate di vent’anni fa, furono accantonati per fare spazio a un’oscena strategia della tortura. Alcuni processi, qualche condanna, molte omissioni e una travolgente voglia di rimozione. (Il Manifesto)

Io,come del resto anche i «sessantottini», non appartengo a quella che ormai chiamiamo «generazione di Genova», per sottolineare il fatto che la data in cui è maturata non è un tempo qualsiasi, bensì uno di quei rari momenti in cui coagula, attorno ad uno specifico evento, un processo che segna un passaggio storico. (Il Manifesto)

Anche a Genova in fondo è andata così: la legittima rabbia degli ultimi si è scontrata con la protervia dei potenti e dei loro sgherri in divisa. Ci sono ottantenni che ancora oggi si commuovono ricordando «quella volta a Valle Giulia…», nemmeno fosse stata la battaglia del Col di Lana all’epoca della Grande Guerra. (Il Messaggero)

Il ricordo del padre - Giuliano Giuliani ha parlato con Sky Tg24 di quel tragico 20 luglio 2001 e di tutto quello che ne è seguito. l 20 luglio 2001 Carlo Giuliani, manifestante 23enne che stava prendendo parte alle proteste no global del G8 in corso a Genova, veniva ucciso dopo essere stato raggiunto al volto da un colpo d'arma da fuoco. (Ticinonline)